È ormai tutto pronto per il Servizio civile agricolo. Nel corso dei prossimi mesi sarà avviata la sperimentazione destinata a coinvolgere 1.000 giovani. Questi saranno tutti d’età compresa tra i 18 e i 28 anni. I compiti svolti saranno tutti presso enti di servizio civile universale (Scu) che operano nel settore agricolo. Ecco tutti i dettagli di questa iniziativa, che occorre conoscere.
Come funziona
Ogni attività svolta dai 1.000 giovani del Servizio civile agricolo sarà presso enti no profit. Il loro obiettivo è quello di promuovere uno sviluppo in zone rurali che sia il più possibile sostenibile. Al tempo stesso la tutela dell’ambiente, la valorizzazione del territorio, la realizzazione di progetti sociali nelle comunità rurali e la promozione dell’agricoltura sostenibile sono degli obiettivi.
Per quanto riguarda le tempistiche del servizio offerto, ovviamente retribuito, l’impiego potrà variare da un minimo di 8 a un massimo di 12 mesi. Per quanto concerne l’orario d’attività, invece, questo sarà pari a 25 ore settimanali. La struttura organizzativa prevede 5-6 giorni a settimana, con un assegno pari a 507,30 euro. Per quanto possibile, però, tutto ciò non rappresenta l’aspetto più interessante per i partecipanti. I 1.000 giovani selezionati, infatti, potranno avvantaggiarsi di una quota del 15% riservata nei futuri concorsi pubblici.
Servizio civile agricolo, il bando
Il Servizio civile agricolo è stato presentato il 25 settembre a Ortigia. Presenti i ministri dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e dello Sport, Andrea Abodi.
Il progetto è infatti figlio di un protocollo d’intesa, che ha visto lo stanziamento in via sperimentale di 7 milioni di euro. A partire da ottobre sarà pubblicato l’avviso destinato agli enti per la progettazione.
Nello specifico ci sarà tempo fino al prossimo 28 novembre per presentare i propri progetti. Si spazierà attraverso vari ambiti dell’agricoltura e delle realtà rurali. Dalle attività terapeutiche a quelle d’assistenza per persone con disabilità e altri soggetti fragili, fino a progetti a scopo educativo e ricreativo per bambini e ragazzi. Spazio alla promozione dei prodotti agricoli e la loro tutela, fino alla conoscenza dei corretti stili di vita alimentari. A valutare il tutto sarà poi una commissione formata dal dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale, al fianco di Lollobrigida.
Soltanto in seguito a questo processo si potrà passare al bando di partecipazione. Sarà pubblicato sui siti del Masaf e del dipartimento. Ecco le parole de ministro Lollobrigida in merito: “Il Servizio civile agricolo rappresenta una chance unica per avvicinare i ragazzi a un settore strategico come l’agricoltura, promuovendo la sostenibilità e l’innovazione. Intendiamo valorizzare il talento e le competenze dei giovani, offrendo loro la possibilità di contribuire in maniera concreta alla crescita delle nostre comunità rurali. Questa iniziativa, oltre a favorire l’inclusione sociale, potrà sviluppare nuove professionalità in ambito agricolo e rafforzare il legame tra giovani e territorio. Un’iniziativa che unisce impegno civico e sviluppo economico”.