Numeri record per la Ferrari nel 2022: la casa di Maranello ha chiuso il bilancio con un utile netto di 939 milioni di euro, in crescita del 13% sul 2021. Le consegne totali sono state di 13.221 vetture (+18,5%), mentre i ricavi netti ammontano a 5 miliardi di euro (+19,3%).
L’amministratore delegato, Benedetto Vigna, annuncia un 2023 ancora più forte ed elargisce ai suoi 5mila dipendenti un premio di competitività fino a 13.500 euro, in aumento del 12,5% rispetto all’anno scorso, quando era stato di 12 mila euro.
Ferrari, ai dipendenti il premio più alto della storia
Quest’anno i dipendenti della Ferrari riceveranno un premio di competitività record, il più alto nella storia della Ferrari. Lo ha annunciato il sindacato Fim Cisl Emilia Centrale che nella giornata di giovedì 2 febbraio, insieme alle altre organizzazioni sindacali Uilm Uil e Fismic Confsal, ha incontrato l’azienda per analizzare l’andamento 2022, cioè i dati sulla produzione delle vetture, i risultati economici, della squadra corse e gli indicatori di qualità. Ovvero i parametri con i quali si calcola il premio di competitività del Cavallino rampante.
Il risultato è un premio da record: 12.614 euro lordi. Sull’ammontare del premio incide anche il numero delle assenze dal lavoro: con zero ore il premio aumenta del 7% (per un totale di 13.497 euro), da 1 a 64 ore di assenza è comunque garantito il 100% del premio. Che può arrivare dunque fino a 13.500 euro se non si sono fatte assenze, in aumento del 12,5% rispetto all’anno scorso, quando era stato di 12 mila euro.
“Tra i tanti risultati ottenuti attraverso la contrattazione, abbiamo concordato con l’azienda di non calcolare le assenze causate dalla pandemia – ha detto il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti – Inoltre per il quarto anno consecutivo, come fortemente richiesto da Fim, Uilm e Fismic, Ferrari non ha assorbito gli aumenti del contratto nazionale. Questo si traduce in un’ulteriore erogazione alle maestranze”.
Va detto che c’è una leggera differenza (64 euro) tra il premio per gli addetti della gestione sportiva, che non ha raggiunto il target più alto (il titolo mondiale costruttori) e quelli della gestione tecnica.
Ferrari, i numeri record del 2022
Ferrari ha chiuso il bilancio 2022 anno con un utile netto di 939 milioni di euro, in crescita del 13% sul 2021. Le consegne totali sono state di 13.221 vetture (+18,5%), mentre i ricavi netti ammontano a 5 miliardi (+19,3%).
“Lo scorso anno – è il commento dell’amministratore delegato, Benedetto Vigna – si è concluso con risultati finanziari eccezionali che hanno raggiunto e superato la nostra guidance stabilendo nuovi record in tutte le metriche, come un utile netto di 939 milioni di euro e una generazione di free cash flow industriale di 758 milioni di euro. Questi dati pongono le basi per un 2023 ancora più forte, alimentato da una persistente domanda elevata dei nostri prodotti in tutto il mondo. Il nostro portafogli ordini è molto robusto, copre bene il 2023 e una parte del 2024″.
Ferrari, gli obiettivi
Quattro le priorità della Ferrari elencate da Vigna. “Prima cosa: vogliamo tornare a essere competitivi nel campionato di Formula 1. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere il premio finale e l’intera squadra, insieme a Fred, che recentemente si è unito a noi, sta lavorando incessantemente in quella direzione. La seconda è continuare a sviluppare prodotti innovativi che consentano alle persone di divertirsi sempre di più con le nostre auto. Confermo il lancio di 4 modelli nel 2023, in linea con il piano di 15 nuovi lanci entro il 2026. La terza priorità è continuare ad allargare la base dei clienti. La quarta è aumentare il numero dei brevetti. Nel 2022 il numero dei brevetti che abbiamo depositato è 4 volte più alto del 2021″.