Contratto di prestazione occasionale: come funziona

Il contratto di prestazione occasionale (o PrestO): limiti, compenso minimo, diritti e adempimenti

Pubblicato: 16 Dicembre 2022 14:25

Alessandra Moretti

Consulente del lavoro

Laureata, è Consulente del Lavoro dal 2013. Esperta di gestione e amministrazione del personale.

Il contratto di prestazione occasionale (o PrestO) permette ai soggetti utilizzatori, di acquisire prestazioni di lavoro saltuarie e di entità esigua, contenute entro particolari limiti e con modalità semplificate. Di seguito vedremo tutte le condizioni da rispettare per l’attivazione di questo tipo di contratto.

Limiti

Le prestazioni di lavoro svolte nell’ambito dei PrestO possono definirsi occasionali se, in un anno civile, si verifica che:

  1. titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;
  2. giovani studenti con meno di 25 anni;
  3. disoccupati;
  4. percettori di prestazioni integrative del salario, REI o altre prestazioni di sostegno del reddito;

Tutti gli importi sopra specificati sono riferiti ai compensi percepiti dal prestatore, al netto di contributi previdenziali (33%), premi assicurativi (3,5%) e costi di gestione Inps (1%), che restano a carico dell’utilizzatore.

Compenso minimo e diritti del prestatore

Il compenso minimo orario non può essere inferiore a 9,00 euro e quello giornaliero a 36 euro (pari  a 4 ore continuative di lavoro anche se la durata effettiva della prestazione risulta inferiore). Nel settore agricolo il compenso minimo deve essere pari alla retribuzione oraria stabilita per il lavoro subordinato dalla contrattazione collettiva di riferimento. Sono possibili accordi più favorevoli tra le parti.

Tutti i compensi derivanti dai PrestO sono esenti da imposizione fiscale, non incidono sullo stato di disoccupazione e rientrano nel computo del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.

Il prestatore occasionale ha diritto:

  1. all’assicurazione IVS, con iscrizione alla Gestione Separata,
  2. all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali,
  3. al rispetto del riposo giornaliero, delle pause e dei riposi settimanali,
  4. all’applicazione delle norme per la tutela della salute e sicurezza, quando la prestazione è svolta a favore di un committente imprenditore o professionista.

Soggetti utilizzatori e specifici divieti

Possono utilizzare prestazioni occasionali sottoforma dei PrestO i datori di lavoro privati (aziende e professionisti) con meno di 5 dipendenti a tempo indeterminato (8 per le aziende alberghiere e le strutture ricettive nel settore del turismo, che possono comunque impiegare solo pensionati, studenti, disoccupati e percettori di misure di sostegno al reddito), le società sportive e le pubbliche amministrazioni. Per queste ultime è previsto un limite di utilizzo di durata pari 280 ore nell’anno civile, esclusivamente per esigenze temporanee o eccezionali:

Il ricorso alle prestazioni occasionali è invece vietato in caso di:

Inoltre non si possono acquisire prestazioni occasionali da soggetti con i quali l’utilizzatore abbia in corso oppure abbia intrattenuto rapporti subordinati o di collaborazione coordinata e continuativa che sono cessati da meno di 6 mesi.

Adempimenti

Per accedere ad un contratto di prestazione occasionale, è necessario che utilizzatori e prestatori si registrino entrambi sulla piattaforma Inps dedicata e svolgere gli adempimenti connessi, in autonomia o per il tramite di un soggetto intermediario (ad es. consulente del lavoro).

La piattaforma informatica Inps supporta le operazioni di erogazione e accreditamento dei compensi e di valorizzazione della posizione contributiva dei prestatori con sistema di pagamento elettronico. I pagamenti possono essere altresì effettuati col mod. F24.

Inoltre, l’utilizzatore è tenuto ad effettuare una comunicazione,  almeno 1 ora prima dell’inizio di ciascuna prestazione occasionale, tramite il servizio online dell’Inps, in cui si devono specificare:

Per attivare il contratto di prestazioni accessorie e le relative tutele, l’utilizzatore, almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione, deve comunicare, tramite il servizio online dedicato o il contact center Inps:

In caso di mancata prestazione, l’utilizzatore può revocare la comunicazione trasmessa entro i 3 giorni successivi rispetto alla data programmata per l’inizio dell’attività lavorativa, sempre tramite la piattaforma informatica o i servizi del contact center.

Senza la revoca , l’Inps procede al pagamento delle prestazioni e all’accreditamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.

Le informazioni hanno carattere generale e sono in riferimento al settore privato. Si consiglia sempre di verificare in base alla situazione specifica, al settore di appartenenza e al CCNL applicato.

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