Secondo l’ultimo Osservatorio Agcom, risalente a marzo 2023, emerge che in Italia sono attive 107,6 milioni di Sim, fra Sim Human e Sim M2m, ovvero fra schede utilizzate per servizi di telefonia mobile (voce e dati) e quelle impiegate per servizi Machine-to-Machine (M2M), come sistemi di allarme, contatori intelligenti o dispositivi per la gestione di flotte di veicoli. Le Sim Human sono 78,3 milioni.
Lo stesso rapporto mette in evidenza come il numero di Sim per abitante in Italia sia superiore alla media europea.
La Sim (Subscriber Identity Module) è una scheda elettronica utilizzata principalmente nei telefoni cellulari e nei tablet. Contiene le informazioni dell’abbonato, permettendo l’accesso alla rete dell’operatore e l’uso dei servizi offerti. La Sim può essere trasferita da un dispositivo all’altro, mantenendo il numero di telefono, i contatti salvati e altri dati.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), nella riunione della Commissione per le Infrastrutture e le reti, al fine di semplificare gli adempimenti cui sono tenuti gli operatori e gli utenti, ha consentito l’utilizzo del sistema pubblico di identità digitale (SPID), della carta d’identità elettronica (CIE) o della carta nazionale dei servizi (CNS), di cui alla Legge 11 settembre 2020, n.120, nell’ambito delle procedure di attivazione o cambio delle SIM card, inclusa la Mobile Number Portability (MNP), regolate dalla delibera n. 86/21/CIR.
La portabilita’ del numero mobile
Con la Delibera AGCOM 86/21/CIR e’ stato modificato il processo di portabilità del numero mobile, di sostituzione della sim e di subentro, al fine di rafforzare i controlli e tutelare i clienti dagli eventuali fenomeni di furto del numero mobile.
Entro il 14 novembre 2022, tutti i gestori mobili italiani hanno adottato, in virtù’ dell’obbligo incombente su di loro, la citata Delibera.
La Mobile Number Portability (Mnp) è un servizio che permette agli utenti di telefonia mobile di mantenere lo stesso numero di telefono quando si cambia operatore di rete mobile.
La Mnp è un importante strumento per i consumatori, in quanto consente loro di evitare gli inconvenienti legati al cambio del numero di telefono, come l’aggiornamento dei contatti o la modifica delle informazioni legate al numero in vari servizi e applicazioni.
La sostituzione della SIM di un utente da parte di un soggetto terzo non autorizzato e malintenzionato può permettere allo stesso di entrare in possesso anche di ulteriori dati riservati, in aggiunta a quelli utili per un effettuare un furto per via telematica presso gli istituti bancari.
Con la Delibera AGCOM 86/21/CIR sono stati introdotti meccanismi di prevenzione e di contrasto a eventuali tentativi di truffa a danno degli utenti finali di telefonia mobile, anche modificando la delibera n. 147/11/CIR.
Le modifiche al processo di portabilità riguardano sia la previsione di meccanismi che puntano al rafforzamento dei controlli effettuati nel corso della procedura, che l’introduzione di notifiche che garantiscono l’aggiornamento sullo svolgimento di eventuali attività di sostituzione della SIM (c.d. SIM Swap). In tal modo, l’utente sarà in grado di confermare o meno la prosecuzione dell’iter di sostituzione (o di portabilità) della scheda.
La delibera n. 86/21/CIR ha introdotto regole più stringenti per la MNP, tra cui l’obbligo di identificare il titolare del numero.
Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso presentato da Iliad, Fastweb, PosteMobile e Federconsumatori contro la delibera 86-21-CIR dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), che stabilisce nuove regole per la portabilità del numero mobile.
Iliad ha evidenziato che la delibera ostacola la portabilità, impedendo agli utenti di cambiare operatore.
L’approvazione di tali misure rafforza l’impegno dell’Autorità teso a garantire la libertà di scelta degli utenti, stimolando, al contempo, la concorrenza nel settore delle comunicazioni elettroniche.
Su questo percorso intrapreso dall’AGCOM, totalmente proteso a garantire semplificazione, ma soprattutto, sicurezza e affidabilita’ delle operazioni, si inserisce il via libera dell’Autorita’ all’utilizzo di SPID e CIE nelle procedure di attivazione e di gestione delle SIM.
Gli strumenti messi in campo garantiscono la validazione di tutte le informazioni inerenti all’identificazione digitale del soggetto richiedente e si configurano come un’efficace alternativa all’acquisizione video/fotografica dei relativi documenti da parte degli operatori.
Gli operatori, pertanto, saranno tenuti ad aggiornare, in tal senso, l’Accordo quadro per l’applicazione delle norme riguardanti la MNP del 9 maggio 2022, tenendo conto che tali indicazioni vanno ad incidere, soprattutto, sulle procedure in remoto. Non servirà più il passaggio ulteriore della scansione dei documenti o della video-chiamata, ma basterà autenticarsi con le credenziali univoche.
Spid e CIE
Spid e’ l’acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale, ovvero è un sistema che permette ai cittadini di accedere a tutti i servizi online della PA e dei privati aderenti con un’identità digitale unica, garantendo la sicurezza dei dati personali e la conformità alle normative sulla privacy. E’ possibile ottenerlo facendo richiesta a uno dei provider abilitati.
La Cie, o Carta d’Identità Elettronica, è un documento di identità rilasciato dallo stato italiano che ha la stessa validità legale della carta d’identità cartacea, ma con funzionalità aggiuntive grazie alla presenza di un microchip, che contiene tutte le informazioni del titolare, la sua foto, la firma digitale e due impronte digitali. La Cie può essere utilizzata per molteplici attivita’, come l’identificazione personale, viaggiare all’interno dell’UE o per accedere a servizi digitali.