Stato di emergenza prorogato oltre il 31 marzo? Cosa sappiamo

Secondo quanto riportato da alcune testate un atto del ministro dell'Economia prevederebbe l'ulteriore proroga dello stato di emergenza

Pubblicato: 22 Gennaio 2022 00:00

QuiFinanza

Redazione

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Un atto depositato dal governo che dovrebbe prevedere una proroga dello stato d’emergenza. Sarebbe questo lo scopo, secondo quanto riportato da alcune testate giornalistiche italiane, del Disegno di Legge depositato al Senato lo scorso 16 gennaio ad oggetto “Differimento del termine per l’utilizzo del sistema di allerta COVID-19″ come si legge nel documento.

Lo stato di emergenza è stato prorogato oltre il 31 marzo? L’atto del Mef

Secondo quanto sostenuto dal sito Affaritaliani.it, il governo avrebbe intenzione di prolungare lo stato d’emergenza fino a dicembre 2022.

Questa ipotesi si baserebbe sul deposito del Disegno di legge 2448-quinquies da parte del ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, comunicato alla presidenza del Senato lo scorso 11 novembre e presentato in Aula in data 16 novembre 2021, con annuncio nella seduta n. 379.

Si tratta di un atto con iter da stralcio riferito alla Legge di Bilancio, inserito come classificazione provvisoria con le etichette “Proroga di termini”,  “Malattie infettive e diffusive”, “Informazione” e “Apparecchi telefonici”, attraverso il sistema TESEO (TEsauro SEnato per l’Organizzazione dei documenti parlamentari) utilizzato per indicizzare i testi del Senato.

Come si legge dal documento scaricabile dal sito del Senato, il Ddl “risultante dallo stralcio – disposto dal Presidente del Senato, ai sensi dell’articolo 126, comma 3, del Regolamento e comunicato all’Assemblea il 16 novembre 2021 – del comma 2 dell’articolo 90 del DISEGNO DI LEGGE N. 2448” presenta un solo articolo che recita: “All’articolo 6, comma 6, del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 2020, n. 70, le parole: ‘e comunque entro il 31 dicembre 2021’ sono sostituite dalle seguenti: ‘e comunque entro il 31 dicembre 2022′”.

Andando a cercare il riferimento al Dl 28/2020, si può vedere come si tratti del decreto che istituisce l’App Immuni, l’applicazione per smartphone creata allo scopo di segnalare i casi di positività da Covid-19 e tracciare i contatti (qui avevamo parlato dell’App immuni) dotata successivamente della possibilità anche di caricare il Green pass (qui per conoscere tutte le novità sul Green pass).

Nello specifico, risalendo al comma 6 dell’articolo 6 del decreto, si legge: “L’utilizzo dell’applicazione e della piattaforma, nonché ogni trattamento di dati personali effettuato ai sensi al presente articolo sono interrotti alla data di cessazione dello stato di emergenza disposto con delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, ed entro la medesima data tutti i dati personali trattati devono essere cancellati o resi definitivamente anonimi.”

Per alcune testate, che riportano la notizia, la modifica del Disegno di legge 2448-quinquies sarebbe, invece, riferita a una presunta proroga dello stato di emergenza “al 31 dicembre 2022”.

Lo stato di emergenza è stato prorogato oltre il 31 marzo? Lo stato d’emergenza

Lo stato d’emergenza in Italia a causa del rischio sanitario procurato dalla pandemia, è stato dichiarato dal governo Conte il 31 gennaio 2020, per la durata di 12 mesi e prorogato per altri 12. Rispetto all’ultima scadenza stabilita nell’ultimo giorno del 2021, lo scorso dicembre il termine è stato spostato fino al 31 marzo 2022 (qui abbiamo scritto di cosa è cambiato con la proroga dello stato di emergenza).

Il provvedimento è stato intrapreso dal governo e votato dal parlamento, per dare la possibilità all’esecutivo di beneficiare dell’articolo 77 della Costituzione che prevede in “casi straordinari di necessità e urgenza”, tra le altre cose, la semplificazione delle procedure legislative, il ricorso ai Dpcm della presidenza del Consiglio senza ricorrere all’approvazione dell’Aula e l’istituzione di organi straordinari come il Commissario all’emergenza Covid o il Cts.

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