Uno degli effetti positivi della pandemia, per così dire, è stato senza ombra di dubbio l’input dato alla burocrazia italiana in direzione del digitale. Di colpo il Paese ha avuto la necessità di garantire l’accesso a determinati servizi, senza spingere decine e decine di persone all’interno di uffici fisici. In connessione con tale processo, l’Inps ha ufficialmente concluso la fase transitoria di dismissione del PIN. Ciò vuol dire che è obbligatorio l’uso delle nuove credenziali.
A partire dal 1° ottobre 2021, infatti, l’accesso ai servizi dell’Istituto può avvenire unicamente attraverso il ricorso a SPID, CIE o CNS. In questo modo, al netto del sacrificio di dover implementare un minimo le proprie conoscenze tecnologiche, sarà possibile ottenere risposte, servizi e documenti in pochi click. Si eviteranno, dunque, tragitti inutili, attese, rischi per la salute e soldi. A chi è in possesso di SPID, CIE o CNS, tuttavia, la Direzione Centrale – attraverso una nota stampa – ha esteso un ulteriore servizio, che ha come obiettivo quello di rendere più veloce l’accesso online dall’app “INPS mobile” attraverso il ricorso al cd. “codice sblocco”.