Fermo pesca 2024: cosa non si può pescare e dove da aprile a dicembre

Il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha pubblicato il decreto contenente le regole relative al Fermo pesca 2024 nel Mediterraneo

Pubblicato: 4 Aprile 2024 11:22

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha pubblicato il decreto Fermo pesca 2024. Vediamo cosa non si può più pescare, dove è vietato e quali sono le regole e le disposizioni valide in Italia da aprile a dicembre.

Fermo pesca 2024, il decreto del ministero

Nel vasto scenario del Mar Mediterraneo, dove la pesca è stata da sempre una risorsa vitale, si stanno delineando nuove strategie per garantire la sostenibilità degli stock ittici. Un tassello importante di questa visione è rappresentato dalle misure specifiche per il Mare Adriatico, approvate con il decreto ministeriale n. 407 del 26 luglio 2019 e successivamente integrate. L’ultimo intervento, in tal senso, in linea temporale, è avvenuto con il decreto GSA 17-18 del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, pubblicato il 29 marzo 2024 e contenente regole e nuove disposizioni per il Fermo pesca 2024.

Questa decisione, presa in conformità con le normative europee e le leggi internazionali, si basa anche sulla Raccomandazione UE GFCM/42/2018/8, che sottolinea l’importanza della gestione sostenibile delle risorse ittiche nel Mediterraneo.

Cosa non si può pescare e dove

Le nuove disposizioni del ministero hanno come scopo principale quello di preservare le popolazioni di piccoli pelagici, come le acciughe (Engraulis encrasicolus) e le sardine (Sardina pilchardus), che giocano un ruolo fondamentale nell’ecosistema marino.

Le modalità di pesca interessate dalle restrizioni sono principalmente quelle che utilizzano reti da traino pelagiche a coppia, reti a circuizione a chiusura meccanizzata e reti da traino pelagiche a divergenti.

L’obiettivo principale di queste chiusure spazio-temporali è proteggere le zone di crescita e riproduzione di queste specie, preservandone la biodiversità e garantendo la rigenerazione degli stock ittici. In particolare, per le acciughe, è stata stabilita un’interruzione delle attività di pesca per tutte le unità autorizzate che utilizzano reti a circuizione a chiusura meccanizzata nei compartimenti marittimi da Venezia a Gallipoli, nel periodo compreso tra il 1° e il 30 aprile.

Inoltre, viene imposto un divieto di pesca per le navi con lunghezza fuori tutto superiore ai 12 metri nelle acque del Mare Adriatico, nell’areale compreso tra il Compartimento marittimo di Monfalcone e il Compartimento marittimo di Gallipoli inclusi, fino al limite della GSA 18, entro una distanza dalla costa inferiore alle 4 miglia, dal 1° aprile al 31 dicembre. Questa misura mira a proteggere i piccoli pelagici durante il periodo critico di riproduzione e accrescimento.

Per chi vale il Fermo pesca 2024

È fondamentale sottolineare che le restrizioni del Fermo pesca 2024 si applicano alle unità autorizzate, definite nell’elenco approvato con il Decreto Direttoriale n. 331743 del 26 giugno 2023, per la cattura bersaglio dei piccoli pelagici utilizzando specifici attrezzi nell’ambito giurisdizionale del Mare Adriatico GSA 17-18.

In linea generale, le attività autorizzate sono suddivise in base agli attrezzi utilizzati, quindi:

Attenzione, alle unità che non sono iscritte nell’elenco – quindi non autorizzate – sono vietate in assoluto le attività di pesca per la cattura bersaglio dei piccoli pelagici, al di là del periodo di Fermo e delle zone interessate dallo stesso.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963