Elezioni, come saranno le schede? Le novità per il voto

Il Viminale ha diffuso le immagini del fac-simile delle schede elettorali per il voto del 25 settembre: ecco come sono e come si vota

Pubblicato: 18 Settembre 2022 19:00

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Manca ormai una settimana esatta al ritorno al voto, con la data del 25 settembre che si avvicina sempre più e che è attesissima dai partiti. Gli ultimi sondaggi vedono ancora una volta sorpassi e contro sorpassi tra i partiti e i candidati, ma quello che conterà realmente saranno i risultati che saranno ottenuti ai seggi, quelli che permetteranno di definire il nuovo Governo che si insedierà a ottobre con le prime sedute in Parlamento.

Il voto del 25 settembre sarà anche occasione di diverse “prime volte” come quella del Rosatellum, ma anche quella del numero ridotto di deputati e senatori che, data la riforma, vedrà entrare in Parlamento 600 politici. Intanto, in attesa del ritorno al voto, il Viminale ha svelato quelle che saranno le schede che dovranno essere utilizzate nella tornata elettorale del 25 settembre.

Schede elettorali, come saranno

Una rosa per la Camera e l’altra gialla per il Senato. Si presentano così le due schede in fac-simile diffuse nelle scorse ore dalla direzione centrale per i Servizi elettorali del Viminale. Nel solito formato rettangolare e pieghevole, le nuove tessere conterranno i nomi che dovranno essere votati per i 146 collegi uninominali per l’elezione della Camera dei deputati, i 67 collegi uninominali per l’elezione del Senato della Repubblica e i relativi collegi plurinominali (49 per la Camera, 26 per il Senato) per l’assegnazione proporzionale dei seggi.

Nello specifico con la scheda di color rosa pantone 230-U (che per i votanti all’estero sarà gialla) si potranno votare i deputati della Camera. In tutto saranno eletti in 400, 8 dei quali eletti nella circoscrizione estero. I 146 seggi saranno assegnati, come detto, nei collegi uninominali con formula maggioritaria in cui è proclamato eletto il candidato più votato. Fatto salvo quello della Val d’Aosta che è costituita in un unico collegio uninominale, i restanti 245 seggi saranno attribuiti con metodo proporzionale a livello nazionale in 49 collegi plurinominali.

La scheda di color giallo paglierino pantone 121-U (verde per i votanti all’estero) servirà invece per eleggere i 200 senatori, di cui 4 nella circoscrizione estero. Anche in questo caso bisogna fare una distinzione, con 67 seggi che saranno assegnati nei collegi uninominali con formula maggioritaria in cui è proclamato eletto il candidato più votato. Fatti salvi i collegi uninominali delle regioni che eleggono un solo senatore come la Valle d’Aosta e quelli del Trentino-Alto Adige che elegge 6 senatori solo con sistema uninominale, i restanti 122 seggi saranno assegnati, in ciascuna regione, nell’ambito di 26 collegi plurinominali, con il metodo proporzionale dei quozienti interi e dei maggiori resti, tra le liste e le coalizioni di liste che hanno superato la soglia di sbarramento.

Come si vota

Ma come si voterà il prossimo 25 settembre? Una volta recuperate scheda e matita al seggio dopo aver consegnato la tessera elettorale e un documento di riconoscimento, nel segreto della cabina elettorale si potrà esprimere la propria preferenza con due voti, uno per la Camera e uno per il Senato. Per votare basta solamente tracciare una X, in entrambe le schede, sul simbolo del partito o della coalizione che si vuole votare, oppure sul nome del candidato o della candidata all’uninominale.

Nel primo caso il voto verrà assegnato sia ai candidati al plurinominale del partito scelto, sia al candidato o alla candidata all’uninominale. Nel secondo, invece, il voto sarà dato al candidato o alla candidata dell’uninominale, ma verrà poi anche ripartito tra tutti i partiti che lo sostengono, quindi all’intera coalizione. È possibile anche tracciare una X sia sul simbolo del partito, sia sul relativo candidato all’uninominale, ma non sarà possibile il voto disgiunto (tracciare una X sia sul nome di un candidato all’uninominale sia su un partito diverso da quelli che lo sostengono).

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