Vale sempre il detto “anno bisesto, anno funesto“. Si sviluppa tutt’attorno a questa frase la credenza che vede la sfortuna e la scalogna come le protagoniste delle annate che, contrariamente alla norma, presentano un calendario composto da 366 giorni. Sarà così anche per il 2024? Al momento, non è possibile dare risposte certe in merito.
L’unica cosa da fare (oltre a tornare con la mente al 2020 e al 2016, gli ultimi due anni bisestili prima di quello venturo) è cercare di spiegare come mai esistono annate più lunghe di altre, da dove trae origine questo meccanismo e quali sono le credenze che ruotano attorno alla celebrazione degli anni bisestili. Vediamo di dare tutte le risposte.
Perché esistono le annate bisestili e come mai cadono sempre a distanza di 4 anni
Se si dovesse interpretare la ricorrenza storica dandole parecchio peso, ci sarebbe subito da mettersi le mani nei capelli, visto che il 2020 è stato l’anno che nessuno più dimenticherà nella storia dell’uomo. Lo scoppio della pandemia globale da coronavirus ha cambiato per sempre il nostro modo di vivere la quotidianità, di relazionarci l’un l’altro, ma anche di concepire il sistema sanitario (ancora oggi al centro delle polemiche tra le forze politiche). Quello è stato l’ultimo anno bisestile prima del 2024.
Ma i corsi e i ricorsi storici ci insegnano che gli avvenimenti non si ripresentano mai uguali alla volta precedente. E così, ad oggi, l’unica cosa che sappiamo è che il mese di febbraio del 2024 non avrà i canonici 28 giorni, ma ne conterà 29. Da cosa è dovuto, a livello scientifico, questo fenomeno?
Per spiegarlo occorre rimarcare la differenza tra il concetto di anno civile (quello che tutti abbiamo imparato a conoscere per i suoi 365 giorni) e quello di anno solare, la cui durata è però un filo differente. Infatti, per compiere tutto il suo moto di rivoluzione attorno al Sole, la Terra ci impiega esattamente 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi. Uno scarto che non siamo abituati a considerare ma che – per l’appunto ogni 4 anni – occorre calcolare.
Che giorno sarà il 29 febbraio 2024 e quali sono le credenze storiche in merito all’anno bisestile
Ma, al netto degli avvenimenti degli ultimi tempi, da dove deriva l’aurea negativa che circonda gli anni bisestili? Una prima risposta la si può trovare osservando le tradizioni che risalgono all’Impero Romano. Per gli antichi infatti il mese di febbraio era quello dedicato alle celebrazioni dei defunti, un periodo in cui le famiglie piangevano i propri morti e pregavano le divinità affinché avessero cura delle loro anime nel regno dell’Ade. Di conseguenza, è facile intuire come anche un solo giorno in più venisse visto come portatore di dolore e sventura.
In tempi molto più recenti (ossia a partire dall’Illuminismo settecentesco in poi) il 29 febbraio – che nel 2024 sarà un giovedì – ha invece assunto l’etichetta di “giorno della riconciliazione“, in quanto utile a riallineare il conteggio dei giorni, dei mesi e degli anni con il reale scorrere del tempo. Infine, nella contemporaneità in cui viviamo, l’anno bisestile continua a mantenere il fascino degli “eventi fuori dall’ordinario“, ma senza nessun altro significato particolare.