Stop al rinnovo della carta d’identità per gli over 70, niente più fila in Comune

Il rinnovo della carta di identità resta obbligatorio per chi non ha ancora compiuto 70 anni. Il Governo studia come gestire la fase di transizione

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Si va verso l’addio al rinnovo della carta d’identità per chi ha superato i 70 anni.

La novità è stata annunciata dal ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo durante la trasmissione Next Economy su Giornale Radio e sarà inserita nel prossimo decreto semplificazioni.

Carta di identità per over 70, stop al rinnovo

L’obiettivo, come ha spiegato il ministro, è “rendere più semplice la vita ai cittadini” e ridurre la burocrazia che rappresenta un ostacolo soprattutto per gli anziani.

Con la nuova norma, gli over 70 saranno esonerati dall’obbligo di rinnovare la carta d’identità alla scadenza. Fino a oggi, anche chi ha superato quell’età doveva rifare il documento ogni 10 anni. Il provvedimento, ha precisato Zangrillo, rappresenta solo il primo passo di un più ampio pacchetto di misure pensate per snellire i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione.

Resta ancora da chiarire come sarà gestita la fase di transizione: per esempio, cosa accadrà ai cittadini che oggi hanno 61 anni e la cui carta scadrà al compimento dei 70. In questi casi si dovrà capire se sarà necessario un ultimo rinnovo o se il documento già emesso resterà valido a tempo indeterminato, anche se la foto potrebbe risalire a molti anni prima.

Come funziona oggi il rinnovo della carta d’identità

Attualmente, la carta d’identità ha validità di 10 anni per gli adulti, 5 anni per i minori tra i 3 e i 18 anni e 3 anni per i bambini sotto i 3 anni.

La maggior parte dei cittadini utilizza ormai la Cie (Carta d’identità elettronica), che funge anche da chiave d’accesso alle piattaforme digitali della pubblica amministrazione (Inps, Agenzia delle Entrate, Formez per i concorsi pubblici, Comuni, eccetera) e di Poste Italiane. La Cie si rinnova presentandosi di persona al Comune, con costi e tempi che spesso scoraggiano, specie per chi ha difficoltà di spostamento.

La nuova misura punta quindi a semplificare la vita di almeno 8 milioni di italiani con più di 75 anni e a ridurre la pressione sugli uffici comunali.

Altre semplificazioni in arrivo

Nel decreto semplificazioni ci sarà spazio anche per altre misure: tra queste, la possibilità di scegliere o cambiare il medico di famiglia direttamente in farmacia, senza dover passare dall’Asl, e l’estensione delle vaccinazioni in farmacia per gli over 12.

L’obiettivo generale è ridurre code, appuntamenti e procedure che fanno perdere tempo e creano disagi, soprattutto agli anziani e a chi vive in piccoli centri. Ogni medaglia, però, ha il suo rovescio: le farmacie si stanno sempre più trasformando in farmacie di servizi, cosa che richiede maggiore impegno e formazione per gli addetti ai lavori, a parità di stipendio. Questo, fra le altre cose, ha portato al recente sciopero dei farmacisti dipendenti.

Semplificazioni finanziate con il Pnrr

Questo il commento del ministro Paolo Zangrillo:

La semplificazione la stiamo facendo con le risorse che ci ha assegnato il Pnrr. Ho presentato già 400 semplificazioni e nei prossimi giorni in Parlamento ci sarà un nuovo decreto, che ne presenterà delle ulteriori: sono tutte semplificazioni che vanno nella direzione di rendere più semplice la vita ai cittadini.

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