Come scegliere una piattaforma per la didattica a distanza

Scopri quali sono le migliori piattaforme per la didattica a distanza e in che modo funzionano

Pubblicato: 7 Maggio 2021 14:18Aggiornato: 19 aprile 2024 17:44

Francesca Cimellaro

Avvocato Civilista

Laureata presso l'Università degli Studi di Milano, in seguito alla formazione presso il Foro di Milano, è iscritta all'albo degli avvocati di Varese e si occupa principalmente dell'ambito civilistico.

A partire da marzo 2020, con l’avvento della crisi sanitaria da Covid 19, la totalità delle scuole di ogni ordine e grado è stata costretta ad aderire alle nuove regole imposte dalla didattica a distanza. In base ai cambiamenti imposti tutti gli scolari, dai bambini delle scuole elementari ai ragazzi dell’università, hanno visto stravolgere completamente il metodo con cui l’insegnamento era loro da sempre proposto, dovendo adeguarsi a seguire corsi e lezioni su piattaforme online. Non più ore in presenza seduti ai banchi, ma infinite giornate davanti al proprio computer!

Ma come scegliere tra le tante proposte di piattaforme per la didattica a distanza? Quale è migliore in base alle capacità informatiche di docenti e studenti? Per ogni specifica situazione, è necessaria una piattaforma flessibile e personalizzata: scopri su QuiFinanza quali sono le migliori.

Cosa sono e a cosa servono le piattaforme e-learning

Con l’adozione della didattica a distanza – la cosiddetta DAD, il Miur, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha iniziato sempre più spesso a veicolare il concetto di e-learning. Ma cosa significa esattamente? Con e-learning si intende una modalità di formazione a distanza, già ampiamente diffuso in tutto il mondo ancor prima dell’avvento della crisi sanitaria che ha costretto a casa milioni di studenti.

Alla stessa stregua di un e-commerce, l’e-learning è un servizio formativo, offerto tramite un portale specifico, che consente agli studenti di connettersi in un ambiente virtuale per usufruire di un prodotto o di un contenuto offerto da un personale docente da remoto. Questo è però possibile soltanto grazie alla presenza di un device (un PC, un tablet o uno smartphone) e di una stabile connessione alla rete internet.

Ma non potrebbe esistere un servizio di formazione e-learning senza l’appoggio delle piattaforme di e-learning: spazi virtuali, delle vere e proprie stanze, dove docenti e studenti appartenenti a scuole di ogni ordine e grado si incontrano per mettere in atto le stesse dinamiche di insegnamento e apprendimento, anche seppur con qualche piccola variazione dettata dal medium, che sono per secoli avvenute tra i banchi di scuola.

Le migliori piattaforme per la scuola primaria e secondaria di primo grado

Gli studenti, durante la frequenza della scuola primaria (le scuole elementari, di durata quinquennale) e secondaria di primo grado (le scuole medie, di durata triennale), a partire da Marzo 2020 hanno visto alternarsi momenti di DAD (didattica a distanza) e DDI (didattica digitale integrata) la quale prevede un connubio di lezioni in presenza e a distanza a seconda della classe di frequenza e dell’andamento della crisi sanitaria.

Per venire incontro alle esigenze dei giovani studenti, la cui età, si ricorda, va dai sei agli 13 anni, è stato necessario individuare piattaforme di e-learning funzionali, flessibili ma dal funzionamento non eccessivamente macchinoso, per consentire a studenti e genitori un accesso all’insegnamento in tutta serenità.

Le migliori piattaforme per la didattica a distanza individuate sono state le seguenti:

Le migliori piattaforme per la scuola secondaria di secondo grado e università

Esattamente come gli studenti e i docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, anche studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado (le scuole superiori) e delle Università si sono trovati a fare i conti con delle modalità di apprendimento, quelle dettate dalla didattica a distanza, assolutamente inesplorate prima di allora.

Tra le piattaforme per la didattica a distanza, le scuole superiori e l’università hanno potuto contare su sistemi decisamente più intricati nel loro funzionamento ma che riuscissero ad assecondare più compiutamente delle esigenze più complesse.

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