Quando l’inquilino non paga le bollette: cosa succede al proprietario

Casa in affitto, bollette non pagate e forniture bloccate: tutti gli scenari possibili per il nuovo inquilino e il padrone di casa

Pubblicato: 25 Aprile 2023 10:00

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Entrare nel mondo degli affitti non è cosa semplice come possa sembrare. In un mondo ideale tutto andrebbe esattamente come da accordi, con il proprietario impegnato a risolvere problematiche di vario genere, assumendosene i costi, e l’inquilino puntuale nel pagamento dell’affitto.

Gli imprevisti sono però dietro l’angolo e ogni proprietario dovrebbe conoscere quali siano esattamente le conseguenze di determinate azioni. Cosa succede, ad esempio, se il proprio inquilino smette di pagare le bollette delle proprie utenze? Queste sono intestate a suo nome e, dopo alcuni avvisi, i vari servizi verranno interrotti. In questo scenario, però, il soggetto lascia l’appartamento, consegnando il problema al nuovo inquilino e al proprietario. Proviamo a capire cosa sia possibile fare in questa circostanza per tutelarsi.

Casa in affitto, bollette non pagate: cosa succede

Un inquilino che non paga le bollette rappresenta un rischio molto rilevante per i padroni di casa che decidono di porre il proprio immobile in affitto. Il soggetto, qualora intestatario delle utenze, si ritroverà a fronteggiare il blocco dei servizi, dovendo gestire le morosità previste. Potrebbe però decidere di lasciarsi alle spalle questa casa, cedendo di fatto il problema al nuovo inquilino e al proprietario (costretto a pagare nel caso in cui le utenze siano registrate a suo nome, ndr).

L’affittuario moroso è chiamato a saldare i propri debiti ma potrebbe far leva sulla necessità del proprietario di sbloccare la situazione, così da guadagnare con nuovi affitti. Il discorso è semplice: avere le utenze bloccate è un grave danno e l’affittuario, che ha ormai abbandonato la casa, lo sa bene e spera che il titolare della proprietà sia disposto a pagare gli arretrati pur di poter tornare a guadagnare dagli affitti.

Uno scenario non impensabile, soprattutto se la scoperta delle utenze bloccate, o in procinto d’esserlo, avviene dopo aver siglato un nuovo contratto di fitto con un differente inquilino.  Ovvio che quest’ultimo non sia tenuto a pagare nulla ed ecco quali sono gli scenari per sbloccare il contatore e tornare a usufruire dei servizi.

Primo caso, l’ex affittuario, il padrone di casa o il nuovo inquilino pagano gli arretrati. Nel secondo, invece, si tenterà di procedere con la voltura della fornitura, facendo leva su una nuova intestazione con a capo un soggetto non moroso (nuovo inquilino), nella speranza che il fornitore del servizio accetti di procedere all’erogazione, ritenendo l’ex titolare unico colpevole cui fare riferimento. Il terzo scenario passa attraverso la cessazione amministrativa della fornitura, mentre il quarto e ultimo vede l’attivazione di una nuova fornitura.

Nel caso di una voltura, però, sarà necessario procedere con un subentro, al fine di evitare l’obbligo del saldo degli arretrati non dovuti. Differente il caso in cui a subentrare sia un famigliare o un erede del moroso. La fornitura ha diritto di rifiutare la richiesta, ma in caso di dichiarazione di estraneità le chance sono alquanto buone.

Qualora non si intenda cambiare la fornitura, si consiglia di rivolgersi a un legale, saldare gli arretrati e, in seguito, rivalersi sull’ex inquilino moroso, pretendendo un rimborso della cifra spesa.

Bollette arretrate: quando il padrone di casa deve pagare

Situazione complessa nel caso in cui le utenze siano intestate al proprietario di casa, che sarà tenuto a pagare gli arretrati delle bollette. Ciò anche nel caso in cui gli accordi prevedessero il saldo a carico dell’inquilino. Il titolare avrebbe dovuto controllare lo stato dei pagamenti, al fine di evitare condizioni del genere.

Ciò perché la fornitura ha diritto a rivalersi sull’intestatario, a prescindere da chi fosse l’utilizzatore effettivo. Il pagamento in questo caso non può essere evitato, salvo poi rivalersi sull’altro soggetto per un rimborso. In nessuno scenario, invece, il nuovo inquilino sarà tenuto a pagare gli arretrati maturati da altre persone. Soprattutto in caso di cifre relativamente irrisorie, però, questo rappresenta il passaggio più rapido per entrare in possesso dell’immobile e usufruirne a pieno in breve tempo. In seguito ci si potrà rivalere sull’ex inquilino o accordarsi con il proprietario di casa. Tramite un documento legalmente vincolante, ci si impegna al saldo, ottenendo uno “sconto” sull’affitto per un dato periodo, lasciando l’onere di rivalersi sul moroso al padrone di casa.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963