L’Inps, Istituto nazionale di previdenza sociale, ha pubblicato il calendario dei pagamenti dell’Assegno unico universale per le famiglie con figli, la principale misura di sostegno che lo Stato eroga ai nuclei con minori a carico. L’Assegno unico spetta a tutte le famiglie che hanno almeno un figlio minore a carico, a prescindere dal reddito.
La condizione economica dei nuclei influisce soltanto sull’importo dell’assegno. A dicembre, per via delle festività, l’Assegno unico sarà accreditato in anticipo rispetto a quanto avviene per gli altri mesi dell’anno. A partire dal 2026, inoltre, ci saranno alcuni aumenti degli importi.
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Quando arriva l’Assegno unico a dicembre
I pagamenti dell’Assegno unico varieranno leggermente a dicembre rispetto agli altri mesi dell’anno. Se normalmente il sussidio viene accreditato nei conti correnti degli aventi diritto intorno al giorno 20 del mese, a seconda dei giorni festivi, a dicembre ci sarà un leggero anticipo di alcuni giorni:
- chi ha ricevuto almeno per un mese l’Assegno unico e non ha apportato variazioni al proprio nucleo familiare a dicembre, riceverà gli importi tra mercoledì 17 e venerdì 19 dicembre;
- chi riceve per la prima volta l’assegno a dicembre o ha modificato la propria situazione familiare in questo mese lo riceverà entro il 31 dicembre.
Il cambiamento è dovuto principalmente alla vicinanza delle festività natalizie al fine settimana del 20 e del 21. Rispettare le date che normalmente l’Inps utilizza avrebbe rischiato di far slittare alcuni pagamenti anche a dopo il 26 dicembre, equiparando di fatto le tempistiche di chi ha già ricevuto l’Assegno unico per almeno un mese con quelle di chi non lo ha mai ricevuto prima o ha modificato il proprio nucleo familiare.
Come si calcola l’Assegno unico
Il calcolo dell’Assegno unico universale per le famiglie con figli dipende da diversi fattori. Si parte da una base di 57 euro al mese, che tutti i nuclei con un minore a carico sono sicuri di ricevere, anche nel caso in cui non presentino un Isee. L’importo può poi crescere a seconda di diversi fattori:
- il numero di figli minori a carico;
- l’eventuale condizione di disabilità di uno dei figli a carico;
- l’Isee della famiglia;
- l’età dei figli a carico.
La quota massima sfiora i 200 euro e viene raggiunta solo dai nuclei che non superano i 17.090,61 euro di Isee. La quota minima invece è destinata alle famiglie che non presentano un Isee o che ne hanno uno superiore a 45.574,96 euro.
Gli aumenti dal 2026
Dal 2026, però, questo calcolo cambierà a causa di una norma sull’Isee. Il Governo ha infatti quasi raddoppiato il valore catastale che può raggiungere la prima casa di proprietà di una famiglia per essere esclusa dal calcolo dell’indicatore della ricchezza. Questo permetterà a molte famiglie di abbassare il proprio Isee e ricevere quindi un Assegno unico più alto.
Inoltre, le scale di equivalenza con cui viene calcolato l’importo dell’Assegno unico e che tengono in considerazione tutti i parametri già elencati saranno riformate in favore delle famiglie numerose. Queste modifiche dovrebbero impattare quasi la metà delle famiglie con figli minori a carico, stando ai calcoli dell’Ufficio parlamentare di bilancio.