La plastica rappresenta un pericolo per l’ambiente. Per questo motivo sono molte le iniziative volte a trovare delle soluzioni. Le alternative green alla plastica ci sono. Dove possibile la plastica va sostituita con carta e vetro, materiali biodegradabili e riciclabili. Scegliere contenitori di carta e bottiglie in vetro invece che in plastica è una forma di tutela per l’ambiente. La raccolta differenziata di carta e vetro è facile da fare e va praticata regolarmente.
Le bioplastiche come alternativa
Le plastiche derivate dal petrolio hanno dimostrato di essere una presenza onnipresente nella nostra vita quotidiana, grazie alla loro versatilità e resistenza. Tuttavia, il loro impatto sull’ambiente dovuto all’inquinamento è notevole, poiché non sono biodegradabili né compostabili, e spesso sono difficili da riciclare. Questo ha portato alla ricerca di alternative più sostenibili.
Esistono diverse opzioni di materiali alternativi alla plastica che possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale. Tra questi, ci sono le bioplastiche, che sono realizzate utilizzando fibre vegetali biodegradabili o compostabili. Tuttavia, è importante notare che non tutte le bioplastiche sono altrettanto eco-friendly, poiché molte richiedono una corretta raccolta differenziata per degradarsi in modo efficace.
Dalla plastica derivata dalle piume al legno liquido
Un’interessante alternativa è rappresentata dalla plastica derivata dalle piume di pollame, che è biodegradabile e riciclabile. Questo materiale sfrutta la cheratina presente nelle piume, offrendo una soluzione eco-sostenibile e resistente. Le miscele di amido rappresentano un’altra importante categoria di bioplastiche, utilizzando amido vegetale come polimero principale. Queste bioplastiche sono biodegradabili e compostabili, offrendo una soluzione eco-friendly per molte applicazioni.
Il policaprolattone, un poliestere alifatico sintetico, è anche utilizzato come alternativa alla plastica. È biodegradabile se lasciato in natura e può essere miscelato con sostanze naturali per ridurre i costi di produzione. Il polilattato è un poliestere di origine vegetale che si decompone entro 50 giorni in un sito di compostaggio industriale. Questa plastica è utilizzata per una vasta gamma di applicazioni, tra cui imballaggi e parti automobilistiche. Anche il legno liquido, ottenuto da un sottoprodotto delle cartiere, può essere usato per creare una bioplastica completamente biodegradabile. Lavorando la lignina si ottiene un materiale flessibile e modellabile. Un’altra bioplastica è realizzata in biofilm ECM, materiale biodegradabile che si decompone entro un periodo che va dai 9 mesi ai 5 anni. Pure legumi e mais sono allo studio per per ottenere una bioplastica.
Le alternative “classiche” alla plastica
È importante notare che, oltre a queste alternative alla plastica, esistono anche altre opzioni come il vetro, il legno e i metalli, che offrono soluzioni sostenibili per molte applicazioni. Inoltre, gli additivi come i Prodegradant Concentrates (PDC) possono rendere la plastica tradizionale più ecologica, promuovendo il suo degrado in elementi non nocivi per l’ambiente.
Esistono molte alternative alla plastica che possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale e promuovere uno stile di vita più sostenibile. Tuttavia, è importante considerare attentamente le caratteristiche di ciascuna opzione e adottare pratiche di smaltimento corrette per massimizzare i benefici ambientali. I progressi scientifici dalla parte dell’ambiente non si stanno facendo attendere e non si limitano a quelli sopra elencati. Non resta che sperare in un futuro plastic-free.