Un taglio netto ai consumi: la nuova Direttiva Ue sull’Efficienza Energetica

Secondo la direttiva, gli Stati membri dovranno garantire una riduzione del consumo di energia finale del 11,7% entro il 2030, rispetto alle previsioni di consumo energetico del 2020

Pubblicato: 30 Settembre 2023 21:02

Alessandro Mariani

Giornalista

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

Un quadro comune di misure per promuovere l’efficienza energetica nell’Unione al fine di garantire il conseguimento degli obiettivi in materia di efficienza energetica e consente ulteriori miglioramenti. Il 20 settembre 2023, la Gazzetta Ufficiale europea ha dato il via libera alla tanto attesa Direttiva sull’Efficienza Energetica 2023/1791. Questo provvedimento, parte integrante del pacchetto Fit for 55, presentato dalla Commissione Europea a luglio 2021, segna un importante passo avanti nel panorama normativo comunitario per promuovere e priorizzare l’efficienza energetica in tutti i settori dell’Unione Europea, sia quelli legati all’energia che quelli che ne sono indipendenti. Il leitmotiv di questa direttiva è chiaramente espresso nello slogan “Energy Efficiency First“, che si riflette nei suoi 40 articoli.

La direttiva entrerà ufficialmente in vigore il 10 ottobre, e spetterà agli Stati membri adottarla nei loro ordinamenti nazionali. È cruciale capire le principali innovazioni introdotte rispetto alle precedenti direttive in materia, ossia la 2018/2002/UE e la 2012/27/UE.

Obiettivo comunitario: la Direttiva Efficienza Energetica

Innanzitutto, la Direttiva Efficienza Energetica 2023 impone un obiettivo comunitario giuridicamente vincolante: una riduzione del consumo energetico finale dell’Unione Europea dell’11,7% entro il 2030 rispetto al livello del 2020. In cifre, questo significa che l’Unione deve assicurare che il consumo di energia finale non superi i 763 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep). Per raggiungere questo obiettivo, ogni Paese membro deve stabilire il proprio contributo nazionale. Tuttavia, questo impegno è flessibile e legato a criteri oggettivi che tengono conto delle condizioni specifiche di ciascun Paese, come le condizioni climatiche, l’evoluzione del PIL e lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile. Nel caso in cui gli sforzi nazionali non siano sufficienti per raggiungere l’obiettivo dell’UE, la Commissione Europea può applicare un meccanismo correttivo.

La direttiva definisce anche nuovi obiettivi di risparmio energetico annuale che ciascun Paese deve conseguire cumulativamente. Questi obiettivi sono suddivisi in periodi triennali:

Direttiva Efficienza Energetica vincolante per gli stati membri

A livello nazionale, gli Stati membri sono tenuti ad adottare alcune misure. Dovranno, ad esempio, garantire una riduzione annuale dell’1,9% del consumo energetico finale complessivo degli enti pubblici rispetto al 2021, escludendo eventualmente i trasporti pubblici e le forze armate. Inoltre, dovranno estendere l’obbligo di ristrutturazione edilizia al 3% annuo a tutti i livelli della pubblica amministrazione e promuovere l’adozione di sistemi di gestione dell’energia o audit energetici da parte delle aziende.

Una delle principali innovazioni della Direttiva Efficienza Energetica 2023 è l’introduzione di obblighi specifici per i data center. Entro il 15 maggio 2024, e successivamente annualmente, gli Stati membri dovranno imporre ai titolari e ai gestori di data center con una domanda di potenza installata di almeno 500 kW di rendere pubblici dati come il consumo di energia, l’utilizzo della potenza, i parametri di temperatura, e l’uso di calore di scarto, acqua ed energia rinnovabile. Questi dati saranno raccolti e pubblicati a livello europeo in un database.

Povertà energetica e riscaldamento efficiente sono cardini della Direttiva Efficienza Energetica

Le nuove norme pongono un’attenzione particolare ai clienti vulnerabili o in povertà energetica e all’edilizia sociale nelle misure di risparmio energetico degli Stati membri. Inoltre, ogni Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) dovrà includere una valutazione completa del potenziale di riscaldamento e raffrescamento, identificando gli impianti di calore o freddo di scarto. Sono stati definiti criteri precisi per i sistemi efficienti di riscaldamento, che devono utilizzare almeno il 50% di energia rinnovabile, il 50% di calore di scarto, il 75% di calore cogenerato o il 50% di una combinazione di tali fonti fino al 31 dicembre 2027. Queste percentuali aumenteranno gradualmente fino al 1° gennaio 2045, raggiungendo almeno il 75% di energia rinnovabile, il 75% di calore di scarto o il 75% di una combinazione di energia rinnovabile e calore di scarto.

La Direttiva sull’Efficienza Energetica 2023 rappresenta un importante passo avanti verso un futuro energetico più sostenibile per l’Unione Europea. Impone obiettivi chiari e vincolanti, promuove il monitoraggio delle prestazioni energetiche dei data center, protegge i clienti vulnerabili e promuove soluzioni di riscaldamento e raffrescamento più efficienti. Ora, spetta agli Stati membri adottare e attuare queste importanti misure per contribuire all’obiettivo globale di ridurre l’uso di energia e promuovere un futuro più sostenibile per tutti gli europei.

“ Fit for 55”: obiettivo del pacchetto

Più in generale il Pacchetto “Fit for 55”, cioè “Pronti per il 55%”, rappresenta un obiettivo importante nell’impegno dell’Unione Europea nella lotta al cambiamento climatico. Il suo obiettivo principale è ridurre le emissioni di gas serra dell’UE del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Questo ambizioso piano è parte integrante della risposta dell’UE alla crescente urgenza climatica e riflette l’impegno a mantenere una leadership globale nella riduzione delle emissioni. Il pacchetto non si limita a stabilire obiettivi rigorosi, ma pone anche l’accento su una transizione giusta ed equa per garantire che nessuno venga tralasciato durante il processo di decarbonizzazione. Ciò include il supporto a gruppi sociali e regioni potenzialmente più colpiti dai cambiamenti industriali ed economici.

Cosa include il pacchetto “ Fit for 55”

Il Pacchetto “ Fit for 55” copre un ampio spettro di misure mirate a ridurre le emissioni di gas serra in vari settori chiave. Queste misure comprendono la riforma del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (EU ETS) estendendolo al trasporto marittimo e riducendo le quote per accelerare la decarbonizzazione.

Nel settore dei trasporti, il pacchetto stabilisce obiettivi più ambiziosi per la riduzione delle emissioni dei veicoli e promuove la mobilità sostenibile e l’elettrificazione dei trasporti. Inoltre, il pacchetto promuove l’energia rinnovabile con un obiettivo del 40% di energia rinnovabile entro il 2030 e migliora l’efficienza energetica negli edifici e nelle industrie. Favorisce anche pratiche agricole e forestali sostenibili per catturare il carbonio e ridurre le emissioni di metano. Infine, stabilisce regole per gli investimenti verdi per garantire che gli investimenti siano in linea con gli obiettivi climatici dell’UE.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963