La sostenibilità di una fonte energetica verde, richiede un’impronta ambientale minima in ogni fase del suo ciclo produttivo, incluso lo smaltimento finale e il riciclo dei materiali. Concentriamoci sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici, la cui durata media si aggira sui 25-30 anni, per capire come vengono gestite le componenti di questi impianti solari e quali sono i relativi costi.
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Qual è la normativa per lo smaltimento dei pannelli solari?
Per prima cosa è bene sapere cosa dice la normativa relativa allo smaltimento dei pannelli fotovoltaici esauriti, rotti, o considerati vetusti dall’utilizzatore. Per evitare un pericoloso e indiscriminato accumulo di rifiuti inquinanti il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) – in ottemperanza del D.L.vo n. 49/2014, attuativo della Direttiva 2012/19/UE – ha classificato i componenti degli impianti fotovoltaici non funzionanti come RAEE, ovvero Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, inserendoli nel raggruppamento R4.
Il discrimine per il conferimento corretto dei pannelli fotovoltaici è la potenza nominale: se inferiore a 10 kW sono equiparati a cellulari e piccoli elettrodomestici, se uguale o superiore a 10 kW sono classificati RAEE professionali.
Chi si occupa dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici?
Se ti trovi nella situazione di dover smaltire i pannelli solari, devi innanzitutto capire se si tratta di RAEE domestici, ovvero rifiuti con potenza nominale inferiore a 10kW, oppure di RAEE professionali con potenza nominale uguale o superiore a 10 kW. Le procedure infatti seguiranno iter diversi:
- pannelli fotovoltaici < 10 kW (RAEE domestici): devono essere conferiti all’apposito Centro di Raccolta RAEE (p.e. isola ecologica, ecopiazzola etc.) di pertinenza del Comune di residenza.
- pannelli fotovoltaici > 10 kW (RAEE professionali): devono essere consegnati, da soggetti autorizzati, ad un impianto iscritto nell’elenco del Centro di Coordinamento RAEE. Il soggetto che si assume l’onere del conferimento deve anche fornire al GSE la certificazione attestante che per la procedura si è seguita la normativa vigente.
In ogni caso, per maggiori informazioni sui passaggi procedurali e per i dettagli sui centri conferimento, si può fare riferimento al sito ufficiale Centro di Coordinamento RAEE.
Come funziona il riciclo dei pannelli fotovoltaici?
Il recupero dei pannelli fotovoltaici è un punto a favore di questo sistema di produzione di energia rinnovabile. Gli elementi che compongono l’impianto, infatti, sono composti da materiali riciclabili in una proporzione che oscilla fra l’80% e il 90%, con punte che sfiorano il 96% per i pannelli solari a base di silicio. Inoltre, gli elementi che non vengono riutilizzati sono, comunque, rifiuti considerati non pericolosi o a basso impatto ambientale. Il procedimento che porta al riciclo del pannello solare si articola nei seguenti passaggi:
- Scomposizione: le parti fisiche e strutturali – come il telaio, i cavi di connessione e la scatola di giunzione, sono smontati e separati.
- Selezione: tutti i materiali che compongono il modulo centrale vengono passati a cernita, così da selezionarne, tramite tecnologie a laser e a vibrazione, alcuni parti.
- Raffinamento dei silicon flakes: i cosiddetti ‘fiocchi di silicio’ – derivanti da una combinazione di silicio, lastre EVA, semiconduttori e metalli – vengono trattati, con un sistema meccanico e termico, in modo tale da essere successivamente riutilizzati per costruire nuovi pannelli solari.
Quanto costa smaltire i pannelli fotovoltaici?
L’impianto fotovoltaico ha un costo di installazione che varia a seconda del numero degli elementi, della loro dimensione, della potenza etc. Ma quanto costa il suo smaltimento quando diventa obsoleto, oppure quando non funziona più? Anche in questo caso vale la regola dei 10 kW.
- Costo smaltimento pannelli solari domestici (potenza inferiore ai 10 kW): in quanto RAEE ad uso domestico possono essere conferiti gratuitamente dai privati cittadini ai Centri Raccolta del Comune di competenza. I costi di dismissione e di smaltimento sono presi in carico dalle aziende produttrici dell’impianto fotovoltaico e dei pannelli solari e non gravano in alcun modo sull’utilizzatore finale.
- Costo smaltimento pannelli solari professionali (potenza uguale o superiore ai 10 kW): il conferimento all’impianto di trattamento adeguato deve essere compiuto dal soggetto responsabile, preventivamente autorizzato. Per quanto concerne le spese delle operazioni di presa in carico e di smaltimento, il fattore discriminante è l’anno di commercializzazione dell’impianto ad energia solare. Se esso è entrato in esercizio dopo il 12 aprile 2014, il costo delle suddette operazioni è un onere del produttore. Se invece l’impianto è un RAEE storico, entrato in funzione prima del 12 aprile 2014, il costo di smaltimento dei pannelli è a carico del produttore solo nel caso di sostituzione di vecchi moduli con nuovi elementi equivalenti, mentre in tutte le altre evenienze sarà l’utilizzatore professionale a sostenere i costi di smaltimento.