La direttiva sulle case green, pubblicata l’8 maggio 2024 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, rappresenta un passo cruciale verso un futuro più sostenibile. Dopo 20 giorni dalla pubblicazione, la direttiva entrerà in vigore, avviando una trasformazione radicale del parco immobiliare europeo.
I Ventisette Stati Membri dovranno elaborare piani nazionali di rinnovamento degli edifici, fissando traguardi intermedi vincolanti: una riduzione del 16% dell’energia primaria media degli edifici residenziali entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Inoltre, il 55% di tale riduzione dovrà essere raggiunto attraverso la ristrutturazione del 43% degli immobili con le prestazioni energetiche più scadenti.
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La nuova direttiva “Case green” mette una data di scadenza per le caldaie a gas e incentiva l’installazione delle pompe di calore. Cosa vuol dire questo?
La nuova direttiva “Case green” è certamente un cambiamento epocale per il riscaldamento domestico in Italia. Gli italiani sono infatti abituati ad utilizzare le caldaie a gas, il cui funzionamento si basa sulla combustione di gas naturale per generare calore, processo che produce importanti emissioni di CO2 che contribuiscono al riscaldamento globale e all’inquinamento dell’aria.
Per questa ragione noi di Aira abbiamo scelto di portare sul territorio un’alternativa sostenibile alle classiche caldaie a gas ovvero le pompe di calore. La loro tecnologia trasforma l’aria esterna in calore per la casa e per riscaldare l’acqua, utilizzando solo una piccola quantità di elettricità e non il gas: questo permette di ridurre le emissioni di CO2 del 75%.
Inoltre, le pompe di calore risultano quattro volte più efficienti delle caldaie a gas, riducendo così il consumo energetico e risparmiando il 40% sulle spese di riscaldamento. Ma non solo. Da uno studio AGICI del 2022, emerge che sostituendo il 60% degli impianti di riscaldamento inefficienti in Italia con pompe di calore si risparmierebbero 95 miliardi di euro, risparmio che cresce fino a ben 222 miliardi di euro se le pompe di calore venissero alimentate con elettricità proveniente da fonti rinnovabili.
La nuova direttiva si focalizza anche sull’installazione degli impianti fotovoltaici. È possibile ipotizzare, in maniera spannometrica, quanto incidono in bolletta (a livello di risparmio) e perché installare una pompa di calore insieme ai pannelli solari risulta essere una combinazione vincente?
Integrare una pompa di calore come quella di Aira al fotovoltaico permette di massimizzare ancora di più l’efficienza energetica coprendo così gran parte del fabbisogno energetico di un’unità domestica nelle ore diurne e riducendo significativamente la spesa derivante dall’utilizzo di elettricità da fonti esterne.
Nel caso di pompe di calore dotate di smart intelligence come quelle prodotte da noi di Aira, è possibile massimizzare il risparmio in maniera ancora più efficace, in quanto il sistema può essere programmato per funzionare maggiormente durante le ore di maggiore produzione solare, grazie alla smart technology integrata nell’impianto, che permette di programmare le quantità di consumo nelle varie fasce della giornata. Inoltre, revisioni non più necessarie ogni biennio, gli incentivi fiscali, tutti elementi che portano a un generoso ritorno sull’investimento in tempistiche relativamente rapide.
Non bisogna inoltre dimenticare l’impatto sui costi: 40% di risparmi sulla bolletta passando da una caldaia a gas a una pompa di calore, che salgono fino al 70% se si sceglie l’intero ecosistema (pompa di calore + fotovoltaico + batteria).
Tenendo presente anche dei vari bonus, quali sono i costi iniziali di installazione della pompa di calore, dei pannelli e della loro combinazione? In quanto tempo è previsto il ritorno dell’investimento?
Il costo di installazione di una Pompa di Calore varia naturalmente in base alle dimensioni dell’abitazione e alle specifiche esigenze di riscaldamento. Tuttavia, grazie a detrazioni fiscali come l’Ecobonus, il costo iniziale può essere significativamente ridotto. Nel caso della Pompa di calore Aira da 6kW ad esempio, il prezzo di partenza, al netto dell’Ecobonus 65%, è di circa 5.900 euro e include un piano “All-Inclusive” che copre tutte le fasi del processo: dalla consulenza energetica gratuita allo smaltimento della vecchia caldaia, fino alla gestione della richiesta dell’Ecobonus 65% e la Garanzia Comfort di 15 anni, che promette una temperatura interna non inferiore a 20°C anche nei giorni più freddi dell’anno.
Esistono delle limitazioni nelle installazioni di questi sistemi, come ad esempio per edifici più datati? O sono soluzioni adattabili ad ogni edificio?
Le pompe di calore rappresentano sicuramente una soluzione moderna ed efficiente per le abitazioni e, come molte altre tecnologie, richiedono una valutazione precisa delle condizioni specifiche di ogni edificio per poter procedere con l’istallazione. Nel caso di edifici molto vecchi, dove troviamo un isolamento termico davvero poco efficiente, la valutazione di efficacia del prodotto può variare molto rispetto ad un’istallazione su strutture più moderne e meglio coibentate. Un’altra variabile può essere inoltre rappresentata dalle dimensioni dell’unità esterne che, pur essendo compatte, hanno bisogno di un’adeguata quantità di spazio. Per questa ragione, in questo momento, le nostre pompe di calore possono essere istallate principalmente in unità domestiche monofamiliari, e non nei condomini.
In ogni caso, è sempre opportuno rivolgersi a un consulente energetico in modo da avere un’adeguata analisi preinstallativa volta a definire la soluzione più adatta alle esigenze del cliente e a quelle della sua abitazione.
È possibile calcolare un risparmio annuo in termini di bollette e di emissioni di CO2 grazie alla pompa di calore, ai pannelli solari e alla loro combinazione?
La combinazione di una pompa di calore con pannelli solari rappresenta di certo un’ottima soluzione di abbattimento dei costi e dei consumi domestici. In questi casi, gran parte del fabbisogno energetico della pompa di calore può essere coperta dalla produzione di energia solare, riducendo così il costo per l’elettricità della pompa ad un livello quasi pari allo zero.