Con l’arrivo dell’inverno e il calo delle temperature, le abitazioni si trasformano in rifugi caldi e accoglienti grazie ai sistemi di riscaldamento, sempre più indispensabili per il comfort quotidiano. Da qui parte la sfida per il benessere domestico: trovare un equilibrio tra la necessità di mantenere temperature confortevoli e l’imperativo di ridurre l’impatto ambientale.
Secondo i dati recenti, il consumo energetico medio delle famiglie italiane nei mesi invernali registra un incremento significativo, con il riscaldamento che rappresenta una delle principali voci di spesa energetica. Questo aumento si traduce in una maggiore produzione di emissioni di CO₂, contribuendo al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici. È quindi essenziale ripensare alle modalità, adottando soluzioni più sostenibili che consentano di conciliare comfort e rispetto per l’ambiente.
Tecnologie obsolete, come incidono sullo spreco energetico
I vecchi impianti di riscaldamento rappresentano una delle principali cause di inefficienza energetica nelle abitazioni e oltre a pesare sull’ambiente, tali impianti si traducono in costi elevati per i consumatori, a causa degli alti consumi energetici e della scarsa capacità di mantenere un’efficienza ottimale nel tempo. Diventa quindi indispensabile adottare una strategia di transizione verso sistemi di riscaldamento più moderni, efficienti e alimentati da fonti di energia pulita.
Soluzioni moderne per un riscaldamento consapevole
Le caldaie a condensazione costituiscono una scelta innovativa per il riscaldamento domestico, grazie alla capacità di recuperare il calore latente contenuto nei fumi di scarico ed evitare la dispersione dell’energia termica, come invece avviene nelle caldaie tradizionali. Questo sistema permette di ridurre le emissioni di ossidi di azoto (NOx) e monossido di carbonio (CO).
Inoltre, i benefici economici sono evidenti: rispetto alle caldaie tradizionali, queste permettono un risparmio sui consumi fino al 30%. Se a questa tecnologia si abbina un termostato intelligente che regola le accensioni in base alle abitudini familiari, allora la riduzione degli sprechi può essere addirittura massimizzata.
Un’altra soluzione sostenibile è fornita dalle pompe di calore: questi sistemi sfruttano il calore presente in natura come l’aria, l’acqua o il suolo, per riscaldare la casa senza l’uso di combustibili fossili, essendo alimentate da energia elettrica. Grazie a questa tecnologia, è possibile riscaldare e, se necessario, rinfrescare la propria abitazione, con un notevole risparmio energetico rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento. Le pompe di calore sono un’ottima scelta anche per la produzione di acqua calda sanitaria, con una notevole riduzione dell’impatto ambientale. Ne esistono di diversi tipi, ma quelle più comuni sono le aria-aria, che trasferiscono il calore dall’aria esterna all’ambiente interno per riscaldare o raffrescare gli ambienti, e le aria-acqua, che utilizzano l’aria esterna per riscaldare l’acqua destinata ai termosifoni o al riscaldamento a pavimento.
L’offerta di Enel per riscaldare risparmiando
Se si vuole scegliere di adottare soluzioni innovative come le caldaie a condensazione o le pompe di calore, Enel offre vantaggi esclusivi per chi è già cliente Enel luce e gas o per chi lo diventa.
Per la caldaia a condensazione, uno sconto immediato di 150€, un bonus in bolletta gas di 360€ e prima manutenzione gratuita, per le pompe di calore, uno sconto di 100€ sul costo iniziale (fino a 300€ nel caso di acquisto di un Trial Split) e un bonus equivalente in bolletta luce. Entrambe le offerte hanno un prezzo competitivo: da 687,50 euro per le pompe di calore e da 1.571,90€ per le caldaie, valido nelle regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), che include anche consegna e installazione standard (per l’offerta caldaia è incluso anche il sopralluogo).
Consigli pratici per ridurre i consumi e rispettare l’ambiente
Ottimizzare il sistema di riscaldamento è il primo passo per ridurre i consumi e limitare l’impatto ambientale. È essenziale regolare la temperatura interna mantenendola intorno ai 19-20 °C, rispettando le normative locali che definiscono le ore di accensione consentite che variano a seconda della zona d’Italia di residenza.
Mantenere i riscaldamenti in funzione sia durante il giorno che durante la notte rappresenta un’inutile spreco di risorse, oltre a non rispettare i limiti di esercizio previsti dalla normativa vigente. Il D.P.R. 26 agosto 1993 n. 412 stabilisce, infatti, una suddivisione del territorio italiano in zone climatiche, ciascuna con specifici vincoli sulle ore di accensione degli impianti termici.
Per una gestione corretta, è fondamentale verificare a quale di queste appartiene il proprio comune. Le disposizioni prevedono per la Zona A, che include località come Lampedusa, un massimo di 6 ore giornaliere dal 1° dicembre al 15 marzo. Per la Zona B, comprendente città come Catania e Palermo, il limite è di 8 ore al giorno dal 1° dicembre al 31 marzo.
Nella Zona C, che include Bari, Napoli e Cagliari, il riscaldamento può essere attivato fino a 10 ore giornaliere dal 15 novembre al 31 marzo. La Zona D, che copre città come Roma, Firenze, Savona e Pescara, consente 12 ore al giorno dal 1° novembre al 15 aprile, mentre nella Zona E, che include centri come Milano, Torino, L’Aquila, Udine e Venezia, si arriva a 14 ore al giorno dal 15 ottobre al 15 aprile. Infine, nella Zona F, che comprende aree come Belluno e Cuneo, non sono previste limitazioni di accensione.
Raggiungere temperature eccessive all’interno delle abitazioni non solo può incidere negativamente sulla salute, ma comporta anche un incremento evitabile dei costi energetici. La normativa nazionale vigente (D.P.R. 16 aprile 2013, n. 74) stabilisce che la temperatura media ponderata negli ambienti interni non debba superare i 20 °C, con una tolleranza di ±2 °C.
Questo significa che il range ideale si colloca tra i 18 °C e i 22 °C, con 19 °C considerati ottimali per garantire un comfort adeguato e sostenibile. Secondo il decalogo ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ogni grado in meno può determinare un risparmio fino al 10% sul consumo di combustibile, rappresentando un significativo beneficio sia economico che ambientale.
L’utilizzo di termostati intelligenti consente una gestione più efficiente e personalizzata, adattando il riscaldamento alle reali esigenze quotidiane. Le strategie per risparmiare sono quindi molteplici. L’installazione di una centralina automatica, ad esempio, che protegge la caldaia dagli sbalzi di potenza, e di un cronotermostato programmabile, aiuta a ottimizzare l’accensione e lo spegnimento dell’impianto di riscaldamento, per un risparmio energetico anche significativo. Con i moderni sistemi domotici si può invece monitorare e regolare l’impianto anche a distanza, combinando un elevato livello di comfort abitativo con una riduzione efficace dei consumi.
Parallelamente, migliorare l’isolamento termico di finestre e pareti aiuta a conservare il calore all’interno degli ambienti, riducendo la necessità di riscaldare eccessivamente soprattutto se le imposte vengono chiuse prima delle ore serali, di certo quelle più fredde della giornata. Valvole termostatiche e sistemi di domotica completano questa strategia, per un controllo ottimale della distribuzione del calore e un consumo energetico più responsabile.
Con le soluzioni proposte da Enel e seguendo i consigli dell’ENEA, possiamo concretamente agire sui nostri consumi, abbattendo gli sprechi e le emissioni, migliorando il comfort abitativo e le spese di famiglia, ma, soprattutto, contribuendo a costruire un futuro più sostenibile.