Ferrero sempre più green, ora si punta su sostenibilità e imballaggi riciclabili

Nel 16° Rapporto di sostenibilità, Ferrero racconta i risultati raggiunti su tracciabilità, riduzione della plastica, energia rinnovabile e inclusione sociale nel 2024

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Ferrero è sempre più green, come dimostra il suo 16° Rapporto di sostenibilità. Un documento che sottolinea i progressi significativi compiuti dalla multinazionale nel perseguimento degli obiettivi di sostenibilità,

Tracciabilità e minore uso di plastica, tutti i progressi

Uno dei punti più importanti del rapporto è il progresso nella tracciabilità delle catene di approvvigionamento globali. Ferrero ha raggiunto oltre il 90% di mappatura degli ingredienti principali sin dall’origine. Le partnership strategiche con Sourcemap e Starling hanno ulteriormente rafforzato la tracciabilità delle materie prime chiave, consentendo di raggiungere il 97% per il cacao e l’olio di palma, e il 94% per le nocciole.

Oltre il 90% dei materiali di imballaggio utilizzati, inoltre, è riutilizzabile, riciclabile o compostabile. Il rapporto plastica/prodotto è stato ridotto del 13%, i vasetti di “Nutella Plant-Based”, la versione vegana della famosa crema spalmabile, sono realizzati con il 60% di vetro riciclato e il nuovo cucchiaino di Kinder Joy è di carta.

Abbassate le emissioni di gas serra

Rilevante la riduzione delle emissioni, che avvicina l’azienda all’obiettivo di dimezzare le emissioni di gas ad effetto serra entro il 2030. Il 90% dell’elettricità per la produzione e lo stoccaggio proviene da fonti rinnovabili. Analizzando nel dettaglio:

Gli altri punti salienti del Rapporto

Leggendo il report di sostenibilità, in tema di consumo responsabile l’azienda si impegna a offrire porzioni attentamente calibrate:

Il coinvolgimento attivo nelle comunità dei Paesi di origine delle materie prime rappresenta un altro pilastro dell’approccio Ferrero. Attraverso partnership consolidate con organizzazioni internazionali e locali, tra cui l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e Save the Children, l’azienda promuove iniziative di empowerment che hanno un impatto concreto sul benessere delle persone.

Un esempio significativo è il “Kinder Joy of Moving”, un progetto del Gruppo Ferrero che promuove l’attività fisica e uno stile attivo per i bambini. Nel 2024 ha raggiunto oltre 3,7 milioni di bambini in 35 Paesi grazie a investimenti superiori ai 13 milioni di euro. E l’impegno si è rafforzato ulteriormente con una collaborazione con l’Organizzazione degli Stati Americani (OAS), finalizzata a promuovere l’inclusione, l’equità e l’accesso ai diritti attraverso lo sport e l’attività fisica, con un focus particolare su bambini, adolescenti e donne nelle Americhe.

Ferrero: “Grandi sforzi per la tracciabilità”

Ha dichiarato Giovanni Ferrero, Executive Chairman del gruppo:

La sostenibilità è profondamente radicata nella strategia a lungo termine di Ferrero. È un motore fondamentale della resilienza aziendale e guida le nostre decisioni, mentre cresciamo responsabilmente. Di fronte alle sfide globali, in particolare al cambiamento climatico, il nostro impegno rimane chiaro: approvvigionarsi responsabilmente, innovare con coraggio e salvaguardare l’ambiente per le generazioni future.

Lapo Civiletti, Ceo di Ferrero, ha parlato dell’importanza dell’innovazione e della ricerca e sviluppo nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità:

Abbiamo compiuto progressi costanti nella nostra agenda durante l’anno fiscale 2023-2024. Sono particolarmente orgoglioso dei progressi che stiamo mettendo in atto per raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine.

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