Tari 2022, tutto quello che c’è da sapere: quando e come si paga

Sono state comunicate le scadenze per quanto riguarda il pagamento della tassa sui rifiuti: ecco le informazioni da appuntarsi su importi e modalità di saldo

Pubblicato: 3 Giugno 2022 21:00

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Moltissimi italiani stretti tra l’inflazione galoppante e il nuovo rincaro in arrivo sul prezzo del carburante attendevano informazioni in merito al pagamento della tassa sui rifiuti relativo all’anno in corso. Aldilà delle differenze tra i diversi comuni, il tributo dovrà essere pagato a livello generale in tutta Italia entro il prossimo 8 di agosto.

Ma attraverso quali modalità può essere versato l’importo previsto per questo contributo? E chi sono i cittadini interessati e quelli che invece possono ritenersi esonerati dall’obbligo di saldare il pagamento? Di seguito vengono riportate tutte le informazioni utili da tenere in considerazione per quanto riguarda la liquidazione della Tari 2022.

Tari 2022, quali sono le modalità tramite cui pagare l’importo

Per pagare la Tari 2022 i cittadini interessati hanno a disposizione due differenti modalità:

Come compilare il modulo F24 per il pagamento

Per quanto riguarda questa seconda modalità di saldo, è sempre utile ricordare i diversi codici per la corretta compilazione, che vengono riportati in seguito:

Per compilare correttamente l’F24 è necessario inserire il codice tributo relativo alla propria richiesta di pagamento nell’apposita sezione “Imu e altri tributi locali”. Nello specifico, il codice va specificato in corrispondenza delle somme che sono indicate nella colonna recante la dicitura “Importi a debito versati”.

Quali dati inserire per completare il saldo

Inoltre è necessario indicare il codice relativo all’ente preposto alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, oppure quello indicante il Comune di pertinenza, ossia il codice catastale del municipio all’interno del quale sono ubicati gli immobili per i quali viene richiesto il pagamento della Tari. Nel caso invece in cui ci sia un ravvedimento, bisogna specificare la sigla “Ravv”.

Infine deve essere inserito il numero degli immobili, l’eventuale rateazione – oppure il mese – di riferimento (ovvero il numero della rata indicato nel formato NNRR), oltre che l’anno di riferimento (ossia l’anno di imposta del pagamento).

Tari 2022, chi deve pagarla e chi è esonerato

Ma chi deve pagare la Tari per l’anno 2022? Come specificato dalla normativa nazionale in materia di tasse e tributi, devono versare l’importo dovuto tutti i contribuenti titolari a qualsiasi titolo di locali e/o aree cosiddette “scoperte” suscettibili di produrre rifiuti urbani.

Al contrario, sono esonerati dal pagamento di qualsiasi tassa sui rifiuti i cittadini possessori di aree scoperte pertinenziali o accessorie ai locali tassabili, ai proprietari di strutture non operative e alle aree condominiali comuni che non siano detenute o occupate in esclusiva in maniera permanente.

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