Fringe benefit, nuove tabelle Aci su cui calcolare il valore delle auto

In Gazzetta Ufficiale le tabelle Aci su cui calcolare il valore delle auto concesse ai dipendenti come fringe benefit

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

L’Agenzia delle Entrate ha reso note – a seguito del comunicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 22 dicembre 2023 – le tabelle Aci che devono essere utilizzate per calcolare i fringe benefit dei dipendenti che utilizzano le auto aziendali anche per uso privato.

È, infatti, necessario ricordare che nel caso in cui venga concessa in uso promiscuo un veicolo aziendale, questo viene considerato a tutti gli effetti un fringe benefit. Il reddito maturato deve, quindi, essere soggetto a tassazione, così come è stato previsto direttamente dall’articolo 51 del Tuir.

Auto aziendale: come quantificare i fringe benefit

Le auto aziendali rientrano tra i beni che il datore di lavoro può concedere ai propri dipendenti come fringe benefit. Per quantificare il valore economico di questo bene devono essere prese in considerazione le tabelle Aci. Queste ultime, a seguito dell’introduzione del comma 632 della Legge di Bilancio per il 2020, tengono conto di un’importante novità di politica ambientale.

Nel caso in cui i motocicli, i ciclomotori e gli autoveicoli di nuova immatricolazione siano concessi in uso promiscuo a partire dal 1° luglio 2020, la percentuale, che deve essere presa in considerazione, dell’importo che corrisponde alla percorrenza convenzionale (che risulta essere pari a 15.000 chilometri) deve essere quantificata come segue:

Le tabelle messe a disposizione dall’Aci devono essere utilizzate anche per determinare il rimborso chilometrico che deve essere erogato la lavoratore, nel caso in cui si trovi nella situazione di dover utilizzare l’auto privata per svolgere la propria professione.

Auto aziendale: quali sono i tipi di godimento del dipendente

Le auto aziendali possono rientrare tra i fringe benefit erogati dai lavoratori ai propri dipendenti. Ma quali sono, in estrema sintesi, i vari tipi di godimento di questo bene? L’autovettura può essere concessa per i seguenti motivi:

Le diverse tipologie di godimento del bene, ovviamente, determinano diversi aspetti di natura contrattuale, legale e fiscale. Ma soprattutto determinano dei costi differenti.

Nel caso in cui la vettura venga concessa per ragioni esclusivamente aziendale, costituisce, a tutti gli effetti, uno strumento di lavoro. Quando viene concessa per ragioni esclusivamente personali o promiscue, diventa un vero e proprio fringe benefit, che deve andare ad aggiungersi, per tutto il suo valore, alla retribuzione in denaro erogata periodicamente al dipendente.

Veicoli concessi in uso esclusivo del lavoratore

Nel caso in cui l’automobile venga concessa anche per uso personale, il valore:

Veicoli assegnati in modo promiscuo

Quando, invece, i veicoli vengono concessi in uso promiscuo, beneficiano di un regime leggermente più favorevole rispetto a quello ordinario. La deducibilità delle spese, in questo caso, risulta essere pari al 70%. Questo limite si applica:

Perché l’azienda possa beneficiare di questi regimi di deducibilità, è necessario che vengano rispettate alcune condizioni:

Nel caso in cui il veicolo dovesse essere concesso in uso promiscuo, senza che venga effettuato un qualsiasi tipo di addebito – si viene a configurare in questo modo una messa a disposizione dell’automezzo a titolo gratuito – l’Iva può essere portata in detrazione al 40%. Mettere a disposizione senza oneri i veicoli ai dipendenti, non costituisce prestazione di servizio soggetta ad Iva.

Diversa è la situazione per la quale il veicolo venga concesso ad uso gratuito e il datore di lavoro provvederà a fatturare al dipendente un corrispettivo per l’uso privato, l’auto viene considerata esclusivamente nell’ambito dell’attività dell’impresa. È soggetta, a questo punto, alla regola della detraibilità integrale dell’Iva. Quando si viene a verificare questa situazione, la base imponibile della fattura deve essere pari al valore normale del servizio.

Aspetti fiscali per il lavoratore

Nel momento in cui al dipendente viene assegnata un’auto ad uso promiscuo, in capo allo stesso maturano dei compensi in natura, che devono essere esposti nel cedolino e assoggettati a tassazione e contribuzione.

Questi finge benefit vengono calcolati sulla base di una percorrenza convenzionale annua di 15.000 chilometri, sulla base dei costi chilometrici che si possono dedurre dalle tabelle Aci, rispettando le regole che abbiamo analizzato all’inizio dell’articolo.

In sintesi

L’Aci ha reso disponibili le nuove tabelle sulle quali calcolare il valore delle auto concesso in uso ai dipendenti. Su queste devono essere calcolati gli importi da mettere in evidenza in busta paga.

Ricordiamo che l’autovettura è un fringe benefit, ma dato il suo alto valore non rientra tra quelli esentasse.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963