Appuntamenti fiscali di fine anno: tasse e imposte da pagare a dicembre

L’elenco delle tasse e delle imposte da pagare a dicembre 2022, entro il 2023: gli appuntamenti fiscali da segnare in calendario per la fine dell’anno

Pubblicato: 9 Dicembre 2022 18:00

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Si chiude l’anno con una serie di appuntamenti fiscali che è importante segnarsi sul calendario: tasse e imposte che dovranno essere pagate a dicembre 2022, entro il 2023, con delle piccole proroghe in alcuni casi, che allungano di qualche giorno i tempi di adempimento.

Ma vediamo, nel dettaglio, quali sono le date da ricordare e le scadenze da rispettare.

Imu: a dicembre il versamento a saldo

Come ogni anno, dicembre coincide con il versamento della seconda rata Imu. L’Imposta municipale unica, nello specifico, può essere versata in due rate:

Bisogna specificare, a tal proposito, che in caso di mancata pubblicazione entro il termine del 28 ottobre, si applicano per il versamento del saldo gli atti adottati per l’anno precedente. È, inoltre, possibile effettuare il pagamento in un’unica soluzione annuale entro il 16 giugno dell’anno di riferimento.

Qui, invece, i casi di esenzione e dei soggetti che – per il periodo di imposta 2021/2022 – non sono tenuti al versamento dell’Imu e possono richiedere il rimborso .

Come si calcola l’Imu e modalità versamento

L’Imu è proporzionale alla quota e ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso dell’immobile sulla quale è dovuta. Questo, in pratica, vuol dire che:

Il versamento dell’Imu deve essere effettuato esclusivamente tramite una delle seguenti modalità:

Qui la guida al saldo Imu 2022: quando e come pagare.

Acconto Iva a dicembre

Il 27 dicembre è il termine ultimo per versare l’acconto Iva dovuto per le liquidazioni periodiche di chiusura dell’ultimo mese o dell’ultimo trimestre dell’anno. Il versamento deve essere effettuato con il modello F24 (qui l’elenco delle banche convenzionate: quando e come si paga), esclusivamente in via telematica.

Sono obbligati al versamento dell’acconto tutti i contribuenti Iva tranne coloro che non sono tenuti a effettuare le liquidazioni periodiche Iva, mensili o trimestrali. Non sono invece obbligati al versamento i contribuenti per i quali risulta un importo dovuto a titolo d’acconto non superiore a 103,29 euro.

Sono inoltre esonerati dal versamento dell’acconto i soggetti che non dispongono di uno dei due dati: “storico” o “previsionale”, su cui sostanzialmente si basa il calcolo. Ad esempio, è il caso dei soggetti che:

Non sono, poi, obbligati al versamento dell’acconto:

Modalità di versamento acconto Iva di dicembre

Il versamento dell’acconto deve essere effettuato utilizzando il modello F24 in modalità esclusivamente telematica. È possibile compensare l’importo dovuto a titolo d’acconto con eventuali crediti di imposte o contributi di cui il contribuente abbia la disponibilità.

A differenza di quanto previsto per le liquidazioni periodiche, i contribuenti trimestrali ordinari non devono applicare la maggiorazione degli interessi dell’1%. I codici tributo da utilizzare nell’F24 per il versamento dell’acconto Iva sono i seguenti:

L’acconto versato deve essere, inoltre, sottratto all’Iva da versare per il mese di dicembre (per i contribuenti mensili), in sede di dichiarazione annuale Iva (per i contribuenti trimestrali) o da quanto dovuto per la liquidazione del 4° trimestre (per i contribuenti trimestrali speciali).

Invio dichiarazione Imu entro la fine di dicembre: quando scatta l’obbligo

Ritornando all’Imu, a dicembre c’è un’altra scadenza da rispettare (che tuttavia non riguarda indistintamente tutti i contribuenti). Infatti, nei casi in cui siano intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni già presentate, nonché nei casi in cui si siano verificate variazioni che non sono comunque conoscibili dal Comune, sorge l’obbligo dichiarativo Imu.

La dichiarazione Imu deve essere redatta conforme al modello cartaceo o online messo a disposizione dai Comuni o sul sito del ministero delle Finanze. Pertanto:

Le dichiarazioni relative all’anno di imposta 2021 devono essere presentate entro il 31 dicembre 2022 (che quest’anno, eccezionalmente, cadendo di sabato, dovrebbe slittare al 2 gennaio 2023).

Modalità di presentazione della dichiarazione Imu

La dichiarazione cartacea o telematica deve essere presentata al comune sul cui territorio insistono gli immobili dichiarati. Se l’immobile insiste su territori di comuni diversi, la dichiarazione IMU/IMPi deve essere presentata al comune sul cui territorio insiste prevalentemente la superficie dell’immobile stesso.

In caso di variazioni delle circoscrizioni territoriali dei comuni, la dichiarazione deve essere presentata al comune nell’ambito del cui territorio risultano ubicati gli immobili al 1° gennaio dell’anno cui l’imposta si riferisce.

La presentazione della dichiarazione in modalità telematica deve essere effettuata dal contribuente oppure da un soggetto incaricato attraverso il canale Fisconline/Entratel.

Nel caso di presentazione della dichiarazione cartacea, il comune deve rilasciare ricevuta, mentre in caso di trasmissione telematica il tutto deve avvenire tramite posta certificata.

Infine, la spedizione può essere effettuata anche dall’estero a mezzo lettera raccomandata o altro mezzo equivalente dal quale risulti la data di spedizione (la data di spedizione infatti è considerata come data di presentazione della dichiarazione).

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