Il 3 giugno è il Tax Freedom Day 2024, il giorno in cui gli italiani smettono di lavorare per pagare le tasse e cominciano finalmente a incassare. Il giorno di liberazione fiscale è un traguardo puramente simbolico che da oltre 20 anni viene elaborato dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre (Confederazione generale italiana dell’artigianato). Il Tax Freedom Day, che quest’anno per il nostro Paese arriva con un leggero anticipo rispetto al 2023, può essere preso come un generico indicatore della situazione economica (e in particolare della pressione fiscale) rispetto a quella degli altri Stati.
Tax Freedom Day 2024
In linea teorica, a partire da lunedì 3 giugno partite Iva, lavoratori dipendenti, pensionati e imprese potranno lavorare o percepire assegni previdenziali cominciando a guadagnare e non per pagare tasse, imposte, tributi e contributi.
Per il 2024 sono stati necessari 154 giorni di lavoro (sabati e domeniche inclusi) per adempiere a tutti i versamenti fiscali previsti quest’anno (Irpef, Imu, Iva, Irap, Ires, addizionali varie, contributi previdenziali, contributi assicurativi, eccetera). Rispetto al 2023, quest’anno ci liberiamo dal Fisco un giorno prima, anche se da calendario sono due, poiché il 2024 è un anno bisestile.
Troppe tasse in Italia
La Cgia di Mestre mette i puntini sulle i: “Per non essere fraintesi è bene evidenziarlo con forza: ancorché ‘il giorno di liberazione fiscale’ non costituisca un principio assoluto, questo esercizio dimostra empiricamente quanto sia eccessivo il carico fiscale che continua a gravare sugli italiani. Sebbene quest’anno la pressione fiscale sia destinata a scendere di 0,4 punti percentuali rispetto al 2023″.
Nota metodologica
La Cgia di Mestre spiega come è arrivata a determinare i vari Tax Free Day: la stima del Pil nazionale prevista quest’anno è di 2.163 miliardi di euro. Tale cifra è stata suddivisa per 366 giorni. Il dato medio giornaliero ottenuto è di 5,9 miliardi di euro. Poi sono state recuperate le previsioni di gettito delle entrate e dei contributi sociali che i percettori di reddito verseranno nel corso del 2024 allo Stato: si tratta di 909,7 miliardi di euro. Quest’ultimo importo è stato rapportato al Pil giornaliero, ottenendo così il giorno di liberazione fiscale del 2024 che scatta dopo 154 giorni dall’inizio dell’anno, ovvero il 3 giugno.
Tax Freedom Day 2023
In mancanza di dati aggiornati al 2024 sulla situazione generale del Vecchio Continente, si inserisce di seguito uno specchietto riassuntivo del Tax Freedom Day in tutti i 27 Stati membri dell’Unione europea relativamente all’anno 2023. Come si nota, nel 2024 il Giorno di liberazione fiscale in Italia è stato anticipato di 2 giorni.
Stato | Pressione fiscale (% del Pil) | Giorni di lavoro necessari per pagare le tasse | Tax Freedom Day 2023 | |
1 | Francia | 45,8 | 167 | 17 giugno |
2 | Belgio | 45,3 | 165 | 15 giugno |
3 | Danimarca | 44,5 | 162 | 12 giugno |
4 | Austria | 42,9 | 157 | 7 giugno |
5 | Italia | 42,5 | 155 | 5 giugno |
6 | Lussemburgo | 42,2 | 154 | 4 giugno |
7 | Finlandia | 41,9 | 153 | 3 giugno |
8 | Grecia | 41,4 | 151 | 1 giugno |
9 | Svezia | 41,2 | 150 | 31 maggio |
10 | Germania | 40,6 | 148 | 29 maggio |
11 | Paesi Bassi | 39,1 | 143 | 24 maggio |
12 | Croazia | 38,0 | 139 | 20 maggio |
13 | Spagna | 37,8 | 138 | 19 maggio |
14 | Cipro | 37,9 | 138 | 19 maggio |
15 | Portogallo | 37,5 | 137 | 18 maggio |
16 | Slovenia | 37,2 | 136 | 17 maggio |
17 | Rep. Ceca | 35,5 | 130 | 11 maggio |
18 | Polonia | 35,7 | 130 | 11 maggio |
19 | Slovacchia | 35,5 | 130 | 11 maggio |
20 | Ungheria | 35,0 | 128 | 9 maggio |
21 | Estonia | 34,1 | 124 | 5 maggio |
22 | Lituania | 32,8 | 120 | 1 maggio |
23 | Lettonia | 32,2 | 118 | 29 aprile |
24 | Bulgaria | 30,0 | 110 | 21 aprile |
25 | Malta | 28,2 | 103 | 14 aprile |
26 | Romania | 26,6 | 97 | 8 aprile |
27 | Irlanda | 22,8 | 83 | 25 marzo |
All’interno dell’Unione europea, di media, il Tax Freedom Day nel 2023 si è raggiunto il 28 maggio, con 147 giorni di lavoro necessari per pagare le tasse. Nell’Ue la pressione fiscale, di media, pesa sul Pil nella misura del 40,3%.