Verrà presto aggiunto un altro tassello al mosaico della riforma fiscale del governo Meloni: atteso a breve il restyling delle imposte di successione, di donazione, di registro, delle tasse relative a bollo e ipoteca e dei tributi speciali catastali previsti per i servizi dell’Agenzia delle Entrate.
Trust e successione
Ne dà notizia l’agenzia Agi, che ha avuto modo di visionare la bozza del decreto legislativo atteso nel prossimo Consiglio dei ministri.
La bozza del decreto si occupa, fra le altre cose, anche dei trust, strumenti giuridici residuali per quanto riguarda le successioni. Il governo andrà a riscrivere le regole applicate alla territorialità dei trasferimenti derivanti da trust e da altri vincoli di destinazione. Nel trust i beni di un soggetto vengono posti sotto il controllo di un altro soggetto che li amministrerà nel suo interesse.
Con la nuova regola allo studio del governo Meloni, se chi dispone il trust al momento della separazione è residente in Italia, l’imposta verrà corrisposta in relazione a tutti i beni e diritti trasferiti ai beneficiari. Se invece chi dispone il trust non è residente in Italia al momento della separazione patrimoniale, l’imposta sarà dovuta solo sui beni e diritti trasferiti al beneficiario presenti nel territorio dello Stato. Si tratta di un istituto che riguarda per lo più i grandi patrimoni. Sotto questo profilo non cambia dunque nulla per la maggior parte dei cittadini.
Trust testamentario
In caso di trust testamentari, il disponente avrà la possibilità di versare il tributo anche in modo volontario e anticipato. Il versamento avverrà al momento del conferimento dei beni o dell’apertura della successione. L’imposta sarà liquidata e versata direttamente dal contribuente e non ci sarà bisogno così di attendere la liquidazione e l’invio dell’avviso dell’Agenzia delle Entrate.
Donazioni
Per quanto riguarda le donazioni, si inserisce la previsione sulla detrazione delle imposte pagate all’estero in dipendenza della stessa donazione e in relazione ai beni esistenti. Tutta la parte della normativa che riguarda le donazioni liberali non viene toccata, salvo qualche aggiustamento minimo come l’introduzione dell’esclusione dalla tassazione per le liberalità d’uso. E qualcosa cambia anche per l’accertamento delle liberalità indirette, che può essere effettuato solo quando la loro esistenza risulti da dichiarazioni rese dall’interessato nell’ambito di procedimenti diretti all’accertamento di tributi. Ad esse si prevede di applicare l’aliquota dell’8%. Nella bozza del decreto si specifica che le modifiche in tema di donazione vengono introdotte per dare unitarietà alla norma.
La riforma fiscale del governo Meloni
Bisognerà attendere il prossimo Consiglio dei ministri per ulteriori dettagli in merito al decreto e alle sue tempistiche. Dopo il taglio delle aliquote e in attesa della riduzione dell’Ires, il governo Meloni procede dunque sulla strada della riforma fiscale.
E alle critiche, Giorgia Meloni risponde secca: “Non aiutiamo i furbi ma gli italiani onesti”.