Il successo del turismo giova anche alle casse degli enti locali grazie alle tassa di soggiorno. Secondo un rapporto di Jfc, nel 2024 in tutta Italia la raccolta di questa tassa sfiorerà il miliardo di euro, fermandosi a 976 milioni. La soglia verrà superata nel 2025 stando alle previsioni dello stesso rapporto, che prevede un incasso di 1,52 miliardi di euro per il prossimo anno.
Il gettito fiscale dell’imposta di soggiorno non è però ripartito equamente su tutto il territorio nazionale. La regione che incassa più di ogni altra è il Lazio, grazie al gran numero di turisti attratti da Roma ogni anno, seguita dalla Lombardia.
Tassa di soggiorno da record
L’importo della tassa di soggiorno ha fatto segnare nuovi record nel 2024. Secondo il report nel 2024 i comuni italiani hanno ricevuto in tutto 976 milioni di euro da questa imposta: “Cifre davvero monstre che ci indicano come questa tassa sia considerata dai Comuni uno strumento essenziale per acquisire risorse, la maggior parte delle quali utilizzate per interventi non turistici” recita il rapporto di Jfc anticipato da Ansa, che ha calcolato gli importi.
A questo record hanno contribuito diversi fattori. Da una parte l’aumento delle presenze turistiche nel nostro Paese e della durata dei soggiorni ha fatto crescere l’importo della tassa pagata dai visitatori nei comuni che già applicavano un’imposta di soggiorno. Diversi municipi hanno poi deciso di aumentarla, per far fronte alle spese dovute alla presenza di grandi masse di turisti. Infine diverse amministrazioni che in precedenza non avevano introdotto la tassa hanno cominciato a riscuoterla proprio nel 2024.
La classifica dei maggiori incrementi nell’importo della tassa di soggiorno recita:
- Lazio, con un incremento del 55,6%
- Trentino Alto Adige con un incremento del 40,9%
- Abruzzo con un incremento del 25,7%
- Puglia con un incremento del 19,5%
- Lombardia con un incremento del 15%
- Liguria con un incremento del 15%
- Emilia-Romagna con un incremento del 10,3%
La classifica delle regioni che incassano di più
Esattamente come l’incremento, anche per quanto riguarda l’importo totale della tassa di soggiorno, la distribuzione non è equa su tutto il territorio nazionale.
I comuni che beneficiano in maniera assoluta del maggior gettito da questa imposta sono quelli del Lazio. In totale si spartiscono infatti quasi 300 milioni di euro. È però realistico immaginare che una parte considerevole di questi introiti vada alla città di Roma, in assoluto la meta più frequentata nella regione.
Al secondo posto non c’è una regione conosciuta principalmente per le sue attrattive turistiche. È infatti la Lombardia a guadagnarsi il secondo gradino del podio. Grazie a Milano e ad altre mete turistiche, come le Alpi e i laghi, i comuni lombardi ottengono 108 milioni di euro dalla tassa di soggiorno. Segue a poca distanza la Toscana, con 100 milioni, e il Veneto, trainato da Venezia, con 98 milioni.