Fabbricati categoria D, arrivano i nuovi coefficienti Imu per il 2024

I coefficienti sono riportati nel decreto del Mef, che tengono conto dei dati Istat sull’andamento del costo di costruzione di un capannone

Pubblicato: 29 Maggio 2024 12:00

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornamenti riguardanti gli immobili non censiti della categoria D. Il decreto emanato l’8 marzo dal Ministero dell’Economia e delle Finanze è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 24 maggio con il numero 120/2024 e include la revisione annuale dei coefficienti utilizzati per determinare il valore degli immobili di questo tipo ai fini del calcolo dell’Imu e dell’imposta immobiliare sulle piattaforme marine (Impi).

Il decreto del Mef specifica gli indici di rivalutazione per il 2024 e per gli anni precedenti, applicabili ai fabbricati della categoria D non censiti, ossia non registrati nel Catasto, e di proprietà esclusiva di imprese con una contabilità separata.

I nuovi coefficienti

Secondo quanto spiegato dall’Agenzia delle Entrate, il valore degli immobili della categoria D non accatastati, che costituisce la base imponibile per entrambe le tasse, viene calcolato applicando ai dati contabili lordi, al netto delle quote di ammortamento, i relativi coefficienti aggiornati con decreto del Mef, come stabilito dalla legge n. 160/2019, articoli 1 comma 746 e 782.

Tali coefficienti sono elencati nel decreto dell’8 marzo del Mef e tengono conto dei dati Istat relativi all’andamento del costo di costruzione di un capannone. Per calcolare il valore degli immobili per l’Imu e per l’Imposta Immobiliare sulle Piattaforme Marine (Impi) dovuti per l’anno 2024, si devono utilizzare i seguenti coefficienti:

Fabbricati categoria D non accatastati, quali sono i coefficienti Imu

Quali sono i fabbricati D

Rientrano nella categoria D edifici e strutture definite “a destinazione speciale”, ovvero immobili utilizzati a fine produttivo o terziario.

Esistono varie tipologie di immobili tipo D, come:

Come avviene il calcolo dell’imposta

Per gli edifici completamente posseduti da imprese e adeguatamente registrati, classificati nel gruppo catastale D e privi di una rendita catastale, il valore da utilizzare come base imponibile per l’Imu è determinato in base ai costi di acquisizione contabilizzati o ai costi incrementativi contabilizzati. Questi costi vengono aggiornati mediante l’applicazione di coefficienti stabiliti annualmente con decreto del Ministero delle Finanze.

Per quanto riguarda il momento temporale in cui sono sostenuti i costi di acquisto o costruzione:

Questo metodo di determinazione della base imponibile è utilizzato fino al termine dell’anno in cui viene assegnata all’immobile una rendita catastale. Quindi:

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