Superbonus 110%, occhio alle scadenze: dai condomini alle villette

Le date da segnare per l'agevolazione sui lavori di ristrutturazione prorogata nella Legge di Bilancio

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Tra le misure confermate nella lievitazione dai 185 articoli della bozza ai 219 attuali della Legge di Bilancio allo studio c’è la proroga del Superbonus 110%. Sull’agevolazione fiscale sui lavori di riqualificazione energetica degli edifici sono state effettuate alcune modifiche, così come per agli altri bonus edilizi, riguardo a scadenze, criteri e requisiti per beneficiare delle misura.

Superbonus 110%, occhio alle scadenze: le proroghe

Nel confronto tra le forze politiche sulla definizione delle norme da inserire in Manovra è stato mantenuto il limite Isee fino a 25mila euro per poter fare richiesta del Superbonus sui lavori di ristrutturazione nelle villette e nelle abitazioni monofamiliari. Come avevamo detto precedentemente in sede di discussione del testo, diversi addetti ai lavori ritenevano che il tetto escludesse molte fasce di reddito, ma ad oggi è stato mantenuto dal governo.

Nella relazione tecnica di accompagnamento alla Legge di Bilancio si stima che la soglia di Isee a 25mila include circa il 67% della platea di proprietari di ville. Il documento calcola inoltre che gli interventi sulle abitazioni principali effettuate da persone fisiche interessate dal Superbonus ”rappresenti il 75% delle spese ipotizzate in sede di relazione tecnica di introduzione della norma originaria per i medesimi soggetti”.

In generale il Superbonus 110% riceve la proroga ma con scadenze differenti in base alle condizioni:

Gli altri bonus edilizi

Le proroghe riguarderanno anche gli altri bonus edilizi, tra i quali ad esempio il cosiddetto “Bonus facciate” prolungato fino a dicembre 2022 ma solo al 60% delle spese di ristrutturazione sostenute invece del 90% finora riconosciuto.

Rinviate fino al 2024 le scadenze delle altre agevolazione come il sisma bonus ed ecobonus standard, bonus manutenzione, arredi e verde, alle condizioni attuali escluso il bonus arredi, il cui tetto scende da 16 mila a 5 mila euro.

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