Bonus occhiali 2023 in scadenza: come fare domanda

Misura verso l'esaurimento, ma è ancora disponibile il bonus occhiali 2023: ecco chi può presentare domanda e come per il voucher d'aiuto alle famiglie

Pubblicato: 24 Novembre 2023 19:00

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

I fondi sono ormai in esaurimento, ma c’è ancora tempo per poter accedere all’ambito bonus occhiali 2023 che volge ormai alla scadenza. La misura, istituita dalla legge di Bilancio 2021 e regolato, poi, dal decreto del ministro della Salute, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze, del 21 ottobre 2022, è stato infatti un successone e fino al 31 dicembre ci sarà tempo per poterlo richiedere per usufruire dell’aiuto pensato per chi ha bisogno di acquistare occhiali da vista o lenti a contatto. Ma come funziona, a chi è rivolto e chi può richiederlo?

Cos’è il bonus occhiali

Come detto, il bonus occhiali è una misura pensata dal Governo che risale al 2021 e che, negli anni è stata rinnovata. Si tratta di un contributo in forma di voucher una tantum di importo pari a 50 euro per l’acquisto di occhiali da vista o di lenti a contatto correttive. In particolare, all’articolo 6, ha stabilito che per gli acquisti effettuati a partire dal primo gennaio 2021 e fino al 4 maggio, in attesa della messa a punto della piattaforma web per la gestione dei voucher, l’agevolazione si potesse erogare tramite il rimborso diretto di 50 euro sulla spesa sostenuta.

A chi è rivolto il bonus

A poter usufruire del bonus, che si inserisce tra le tante misure (come il bonus psicologo) pensate dal governo, fino al 31 dicembre prossimo sono coloro che appartengono a un nucleo familiare con Isee non superiore a 10mila euro. Questi, infatti, possono richiedere il bonus di 50 euro per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto sperando che i fondi non vadano esauriti.

La piattaforma per presentare le domande è ancora attiva, ma la richieste sono state numerose e non è detto che tutti riusciranno ad accedere al voucher.

Sul sito dedicato, infatti, compare chiaro il messaggio: “Gentili utenti, i fondi destinati all’iniziativa sono in via di esaurimento. Qualora, alla fine della richiesta del buono, comparisse il messaggio di “plafond esaurito“, consigliamo comunque di riprovare l’accesso nei giorni successivi, in quanto potrebbero tornare disponibili fondi in seguito alla scadenza di buoni annullati o non utilizzati entro i trenta giorni dalla loro generazione”.

Come presentare richiesta

Per fare richiesta basta collegarsi al sito www.bonusvista.it, esclusivamente in via telematica, e compilare il modulo tramite Spid di livello 2 o superiore, Carta d’identità elettronica 3.0 (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns).

Per poter presentare richiesta è necessario allegare inoltre la dichiarazione sostituiva unica (Dsu), il giustificativo di spesa, indicare la Partita Iva del rivenditore, l’Iban del conto corrente del richiedente o del beneficiario, la data e l’importo della spesa sostenuta, Iva inclusa.

Ma quando arriverà il rimborso? Secondo quanto comunicato verrà effettuato successivamente alla verifica dei dati inseriti. E il richiedente può controllare lo stato di avanzamento accedendo alla piattaforma e visualizzando lo stato della sua richiesta.

Ma non tutto è in mano al richiedente. Infatti per consentire la predisposizione della precompilata, il ministero della Salute dovrà comunicare all’Agenzia delle entrate, entro il 16 marzo 2024, i codici fiscali di chi ha fatto richiesta, come registrato sull’applicazione web dedicata al “bonus vista”, del beneficiario, ovvero l’intestatario del documento di spesa oggetto di rimborso, dell’intestatario dell’Iban su cui viene accreditato il rimborso.

Si tratta comunque di dati che sono conservati nei sistemi informativi gestiti da Sogei, che opera anche in qualità di responsabile del trattamento del Ministero della salute tramite fornitura, una tantum, di un file cifrato. Con l’approvazione del Garante della privacy, le informazioni raccolte saranno memorizzate dall’Anagrafe tributaria e custodite, nel rispetto del diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali, fino al 31 dicembre del sesto anno successivo a ogni anno d’imposta.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963