Tra i vari bonus confermati e introdotti dalla Legge di Bilancio 2022, c’è n’è uno che riguarda la cosiddetta Attività fisica adattata (Afa). Il Governo ha introdotto un credito d’imposta che sfiora il 100%, relativo alle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 per lo svolgimento di esercizi fisici in caso di patologie croniche o disabilità (qui abbiamo parlato invece di un bonus di 3.900 euro da chiedere subito: ecco cos’è).
Quanto vale il credito d’imposta del Bonus Afa
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento n. 94779 che definisce il valore del credito d’imposta fruibile da ciascun beneficiario, stabilendolo uguale al credito risultante dall’ultima istanza validamente presentata. La percentuale del Bonus Afa è pari precisamente al 97,5838%.
Le tempistiche per presentare le domande sono però già scadute il 15 marzo 2023, dopo essere state aperte il 15 febbraio. Il contributo è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2022, in compensazione delle imposte dovute. L’eventuale ammontare non utilizzato non potrà essere fruito negli anni successivi (qui trovate invece tutte le informazioni sul Bonus turismo 2023: come funziona e chi può richiederlo).
Quali spese copre il Bonus Attività fisica adattata
Come accennato, il Bonus Afa è dedicato a chi ha effettuato spese per lo svolgimento di Attività fisica adattata. Secondo la definizione contenuta nel Dlgs n. 36/2021, sono contemplati gli esercizi fisici prescritti per situazioni specifiche, come patologie croniche o disabilità fisiche (ci sono anche due nuovi bonus bollette in arrivo: di cosa si tratta).
Sono inclusi anche gli esercizi svolti in gruppo, sotto la supervisione di un professionista competente e in luoghi e anche presso strutture non sanitarie (come le cosiddette “palestre della salute”). Il tutto allo scopo di migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita delle persone, nonché il livello di socializzazione. Nel dettaglio, il testo parla di:
“Programmi di esercizi fisici, la cui tipologia e la cui intensità sono definite mediante l’integrazione professionale e organizzativa tra medici di medicina generale (MMG), pediatri di libera scelta (PLS) e medici specialisti e calibrate in ragione delle condizioni funzionali delle persone cui sono destinati, che hanno patologie croniche clinicamente controllate e stabilizzate o disabilità fisiche”.
Come funziona il Bonus Afa
Dopo aver presentato la domanda, ai beneficiari è rilasciata una ricevuta entro 5 giorni che ne attesta la presa in carico o l’eventuale rifiuto, con le annesse motivazioni. La comunicazione delle Entrate con cui è stata indicata la percentuale del credito di ciascun soggetto era attesa da quasi sei mesi (il provvedimento di lancio risale a ottobre).
Il calcolo delle Agenzie delle Entrate ha considerato il rapporto tra ammontare delle risorse stanziate (1,5 milioni di euro per il 2022, che rappresenta dunque il limite di spesa totale) e ammontare complessivo delle spese agevolabili indicate nelle istanze presentate dai beneficiari. Nel caso in cui l’ammontare totale oggetto del bonus risulti inferiore al limite complessivo di spesa, la percentuale è pari al 100%.