Sta per partire l’aiuto economico per un massimo di 800 euro che è riservato a chi ha almeno un figlio ed è separato o divorziato. Si tratta del bonus genitori separati, la misura che permette ai genitori separati o divorziati, a basso reddito, di poter contare su un sostegno finanziario per il pagamento degli alimenti all’ex e ai figli.
L’assegno può arrivare fino ad un valore di 800 euro al mese per la durata massima di dodici mesi, per un totale annuo di 9.600 euro.
Bonus genitori separati, di cosa si tratta
Il decreto attuativo del 23 agosto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale di mercoledì 26 ottobre, ha stabilito le regole per la domanda di accesso al bonus, riconosciuto ai genitori separati o divorziati e finalizzato a garantire il mantenimento dei figli minori
Il contributo viene corrisposto a domanda del genitore che ha diritto all’assegno:
- in misura pari all’importo non versato dell’assegno di mantenimento di cui è titolare
- fino a un massimo di 800 euro mensili (quindi fino a 9.600 euro l’anno)
- per un massimo di dodici mensilità
- tenuto conto delle disponibilità del fondo (che ha una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2021 e per il 2022) rispetto al numero dei beneficiari, fino ad esaurimento delle risorse.
Bonus genitori separati, chi può richiederlo
Come indicato dal decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre 2022, gli 800 euro mensili andranno al genitore separato o divorziato che deve provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi.
Il genitore non deve avere ricevuto l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza dell’ex partner e genitore del figlio, nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, data di cessazione dello stato di emergenza Covid.
Bonus genitori separati, i requisiti
Per poter usufruire del bonus, il richiedente deve soddisfare i seguenti requisiti:
- avere un reddito inferiore o uguale a 8.174 euro nell’anno in cui viene chiesto il sostegno;
- ha diritto a riceverlo il padre tenuto a pagare gli alimenti e che si è visto ridotta o sospesa la propria attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020, per una durata minima di novanta giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019;
Restano esclusi tutti coloro che hanno ricevuto, anche solo parzialmente, l’assegno di mantenimento nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.
Bonus genitori separati, come fare domanda
Le modalità per fare domanda verranno definite con un avviso sito del Dipartimento per le politiche della famiglia. Nella domanda bisognerà specificare l’importo dell’assegno di mantenimento e l’ammontare delle somme non versate all’ex coniuge.
Ai fini della valutazione delle domande il Dipartimento verificherà il rispetto dei requisiti reddituali, mediante l’incrocio dei dati con l’Agenzia delle Entrate, e l’importo dell’assegno di mantenimento rivolgendosi agli uffici giudiziari.