Assegno unico, c’è tempo fino al 30 giugno per chiedere gli arretrati

Chi riceve l’importo minimo dell’assegno unico ha ancora pochi giorni per mettersi in regola e ricevere le somme dovute con gli arretrati

Pubblicato: 28 Giugno 2024 07:35

Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Si avvicina la scadenza del 30 giugno, la data ultima entro cui presentare l’Isee aggiornato e ottenere le mensilità arretrate dell’assegno unico spettanti dallo scorso marzo. Il termine è fondamentale da rispettare: chi non presenta la Dsu aggiornata perde il diritto a ricevere gli arretrati e l’assegno unico continuerà ad essere erogato con l’importo minimo fino all’invio di una nuova dichiarazione aggiornata.

Perché è importante presentare la Dsu aggiornata

Entro il 30 giugno 2024, le famiglie che ricevono l’assegno devono aggiornare la Dichiarazione Sostitutiva Unica preliminare all’ottenimento dell’attestazione Isee, necessaria per il ricalcolo degli importi e l’ottenimento delle somme non ricevute, così da poter ricevere anche gli arretrati da marzo, se spettanti.
Come ricorda l’Agenzia delle entrate, “il rispetto della scadenza assicura al richiedente anche la corresponsione degli arretrati relativi ai mesi di marzo, aprile e maggio scorsi”.
Ricordiamo che per facilitare la procedura di presentazione della Dsu, è disponibile la dichiarazione precompilata, in cui coesistono dati inseriti dal cittadino ed informazioni prelevate dagli archivi Inps-Agenzia delle Entrate.

Cosa succede dal 1° luglio se non si presenta la Dsu aggiornata

In assenza di Isee, invece, dal 1° luglio si perde il diritto a tali somme e la prestazione continuerà ad essere erogata con gli importi minimi previsti dalla normativa, fino all’invio della dichiarazione aggiornata.

L’obbligo di presentare una Dsu aggiornata sussiste ogni anno e serve ad avere un’attestazione Isee valida. L’Isee va presentato annualmente entro il 28 febbraio, per non rischiare di ottenere solo l’importo minimo dell’assegno di 57 euro. C’è però un’ulteriore scadenza, che è quella  appunto del 30 giugno, per i ritardatari che avranno comunque diritto all’importo pieno e agli arretrati se presentano la Dsu aggiornata entro tale data.

Come presentare la Dsu

Per presentare il valore Isee aggiornato al 2024 e ottenere quindi gli arretrati spettanti dell’assegno unico, è necessario trasmettere la Dsu:

Una volta compilata la Dsu, l’attestazione Isee verrà inviata dall’Inps attraverso l’accesso al servizio online dedicato oppure nelle sedi territoriali competenti. L’adeguamento dell’importo dell’assegno unico avverrà solamente a partire dal mese di presentazione dell’Isee aggiornato e sarà automatico.

Gli importi 2024 dell’assegno unico

L’importo dell’assegno unico parte quest’anno da un minimo di 57 euro a figlio per chi ha un Isee oltre 45.574,96 e per chi non presenta del tutto il documento. L’importo massimo è di 199,4 euro per redditi fino a 17.090,61 euro. La misura si applica a tutte le tipologie di lavoratori.

Il calendario dei prossimi pagamenti

L’Inps ha recentemente reso noto il calendario dei pagamenti per il periodo luglio- dicembre 2024 per assicurare certezza sulle tempistiche di pagamento dell’assegno unico. In particolare, le date per il secondo trimestre dell’anno sono:

Come sempre, il pagamento della prima rata avviene generalmente nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Nello stesso periodo è accreditato l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’Auu abbia subito un conguaglio, sia a credito che a debito.

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