L’insediamento di Trump è costato 170 milioni di dollari, chi ha donato al nuovo presidente

Donald Trump ha speso 170 milioni di dollari per la sua cerimonia di inaugurazione, 80 dei quali donata da privati

Pubblicato: 21 Gennaio 2025 10:54Aggiornato: 21 gennaio 2025 12:37

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

La cerimonia di insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti è stata una delle più costose di sempre. Le spese si sono aggirate tra i 150 e i 170 milioni di dollari, nonostante si sia trattato di un evento diverso da quelli degli ultimi anni, costretto al chiuso nella rotonda del Congresso dalle temperature gelide di Washington D.C.

Una buona parte dei fondi utilizzati per la cerimonia derivava però da donazioni private, giunte al comitato organizzativo da varie personalità dell’imprenditoria americana e internazionale. Dai magnati del tech a quelli dell’automotive, incluso John Elkann, moltissimi hanno sostenuto il nuovo presidente.

Una delle cerimonie di insediamento più costose di sempre

La cerimonia di insediamento di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti è stata pagata per poco più della metà del totale delle spese con denaro pubblico. Il Congresso ha infatti stanziato 90 milioni di dollari per garantire la pianificazione, la logistica e la sicurezza dell’evento. Il fatto che la cerimonia si sia svolta al chiuso, a causa delle temperature molto rigide di Washington D.C., ha contribuito a contenerne i costi rispetto al passato.

Per la prima cerimonia di insediamento di Trump, nel 2017, il conto fu di 200 milioni di dollari, simile a quello per l’insediamento di Barack Obama nel 2009. A fare la differenza nel 2025 sono state però le donazioni private, arrivate a 60 milioni di dollari in totale, una cifra comparabile a quella ricevuta da Trump nel 2017.

Il denaro non serve però soltanto all’organizzazione della cerimonia vera e propria. A margine del giuramento del nuovo Presidente si svolgono infatti una serie di eventi collaterali, su tutti la candlelight dinner, la cena privata con il nuovo inquilino della Casa Bianca. Ogni anno tutti i donatori che superano una certa cifra possono partecipare a questo incontro. Nel 2025 l’asticella è stata alzata a un livello senza precedenti: 1 milione di dollari. Nel 2017, lo stesso Trump non era andato oltre i 500mila dollari.

Chi ha donato per l’insediamento di Trump

A finanziare la cerimonia di insediamento di Trump sono stati soprattutto i grandi nomi del settore della tecnologia americana. Tutte le grandi aziende più note hanno fatto sentire la propria vicinanza al nuovo presidente e, soprattutto, hanno voluto prenotare un posto alla cena privata successiva all’evento. Nella maggior parte dei casi, big tech ha donato il minimo per poter essere presente: 1 milione di dollari.

C’è però stata un’eccezione. Jeff Bezos, il proprietario di Amazon, tra gli uomini più ricchi del mondo, ha deciso di raddoppiare la donazione dei suoi concorrenti, con 2 milioni di dollari. Una differenza molto netta rispetto al 2017, quando Amazon non era andata oltre a una donazione di 58mila dollari.

L’importanza di donare al nuovo presidente è stata riconosciuta anche da un altro settore critico, quello dell’automotive. Come accaduto per il tech, anche in questo caso la donazione più comune è stata quella da 1 milione di dollari, scelta ad Ford, Toyota, General Motors e anche da Stellantis, il gruppo che riunisce i più grandi marchi italiani, i francesi Peugeot e Citroën ma anche tutte le società americane del gruppo Chrysler.

L’elenco completo dei Ceo o presidenti le cui aziende hanno donato cifre significative per la cerimonia di insediamento di Trump è:

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