Le vacanze di Pasqua si avvicinano e gli italiani cominciano a pensare, come ogni anno, a come imbastire le tavole in vista dei pranzi e delle cene in famiglia nei giorni di festa. Ma in questo 2023, a differenza degli anni passati, sulle tasche delle famiglie pesano i forti rincari che hanno subito molti prodotti del settore alimentare.
Come già successo a Natale, infatti, le feste di Pasqua saranno più care del solito, con il carrello della spesa che si fa sempre più pesante in termini economici. Infatti, a causa dei rincari sopracitati, la media del costo delle pietanze tipiche di Pasqua è arrivata a segnare quasi un +10% rispetto all’anno scorso che aveva già subito un aumento di prezzo rispetto al 2021. Ma quali sono i prodotti che costano di più?
Pasqua salata, i rincari per la spesa
Ad analizzare il trend dei prezzi in crescita sugli scaffali dei supermercati ci ha pensato Federconsumatori che ha analizzato nel dettaglio i prodotti maggiormente acquistati in questo periodo di festa paragonandoli ai costi del passato. Dai dati emerge chiaramente come alcuni cibi, su tutti, hanno subito un netto rincaro in questo 2023.
Quali? Su tutti a vincere la medaglia d’oro per i rincari è la colomba farcita, dolce tipico di Pasqua, che con 22,57 euro al chilo sale del 51% rispetto al 2022. Ma attenzione, perché a crescere sono anche altri tipi di alimenti come la pizza pasquale (17 euro al chilo, +34%), gli ovetti di cioccolato (29 euro al chilo, +19%), il salame corallina (25 euro al chilo, +16%) e i classici coniglietti fatti di cioccolato (3,79 euro al chilo, +12%).
Aumentano sì, ma in maniera più contenuta, altri prodotti tipici come il casatiello, con un +3% rispetto al 2022 e un prezzo di 22 euro al chilo, ma anche prodotti come la fesa di tacchino (15 euro al chilo, +4%), il coniglio (22 euro al chilo, +3%) e l’abbacchio (27 euro, +2%).
In generale, però, osservando gli alimenti per cui si pagherà di più, emerge chiaramente che i più cari sono quelli le cui materie prime nell’ultimo anno hanno subito maggiori aumenti. Analizzando nel dettaglio le materie, infatti, salta all’occhio come il burro, senza cui non si può fare la colomba, rispetto allo scorso anno è diventato più caro del 57%, così come lo zucchero che è cresciuto dell’84% (a proposito di Pasqua, qui vi abbiamo parlato del caro biglietti per le vacanze).
Aumenti anche per le uova fresche, oggi a +72% rispetto al 2022, così come il cacao in polvere (+25%) e il frumento, con quest’ultimo che segna aumenti dal 30 al 40% a causa della guerra.
Cosa e dove conviene comprare
Ma la Pasqua del 2023 non sarà del tutto amara. Infatti, neanche a farlo apposta, a diminuire sugli scaffali dei supermercati sono le classiche uova di cioccolato da 220 grammi che ora costano 15,27 euro, con un calo del 7%.
In generale, per risparmiare un po’ sul conto finale, sono validi i soliti consigli da seguire anche in ogni altro periodo dell’anno, ovvero confrontare il prezzo al chilo dei prodotti prescelti. Un altro modo per risparmiare è anche quello di sfruttare le offerte che ogni anno sbucano nei punti vendita nel periodo pasquale. Tante volte, infatti, facendo attenzione e controllando nel dettaglio i volantini dei grandi distributori, l’occasione è dietro l’angolo per colombe, uova e tutto ciò che può rendere ricca e festosa la tavola in vista di Pasqua.