Inflazione, l’Europa alza ancora i tassi: cosa succede ora

La presidente della Banca Centrale Europea ha annunciato un nuovo aumento dei tassi di interesse per fermare l'inflazione galoppante nell'Ue

Pubblicato: 2 Novembre 2022 07:18Aggiornato: 2 novembre 2022 07:18

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Nel corso di un’intervista rilasciata a Delfi, un’agenzia di stampa della Lettonia, Christine Lagarde ha spiegato quale sarà la ricetta della Banca Centrale Europea contro l’inflazione galoppante nell’Eurozona. Non è infatti solo l’Italia a essere messa in crisi dall’aumento dei prezzi e dalla perdita del potere di acquisto dei cittadini. Tutto il Vecchio Continente sta subendo le pesanti conseguenze della ripresa post Covid e della guerra in Ucraina.

Due fattori chiave che, combinati nello stesso periodo, hanno generato una condizione di crisi gravosa, diffusasi in più Paesi. Stiamo assistendo infatti da tempo a un netto aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Un durissimo colpo per le famiglie italiane, e non solo. Il carrello della spesa è sempre più costoso, con i prodotti alimentari che mutano prezzo, rivisto al rialzo, quasi mensilmente. Una realtà che si si ripercuote con un effetto domino su tutti i beni e i servizi. La ricetta per l’Ue sarà un boccone amaro, considerando che ora molti Paesi, compresa l’Italia, sono sull’orlo di una recessione tecnica.

La ricetta di Lagarde (Bce) per fermare l’inflazione in Europa

La presidente della Bce ha dichiarato che la banca centrale dovrà continuare ad alzare i tassi di interesse per combattere l’inflazione, nonostante il rischio recessione sia dietro l’angolo. L’inflazione, ha spiegato, è ancora troppo elevata in tutta la regione. E gli aumenti dei prezzi non accennano.

Sono i prezzi delle materie energetiche la causa primaria dei rincari che si diffondo poi a ogni settore e ogni filiera. Aumentano così i costi di produzione per tutti gli stabilimenti produttivi, che per rientrare nelle spese si trovano costretti ad aumentare i prezzi di beni e servizi, anche quelli necessari per fabbricarne e offrirne altri, in un vortice di rialzi che è necessario fermare il prima possibile.

Per fare fronte alla difficile situazione dei Paesi europei, Christine Lagarde e la dirigenza della Bce hanno deciso di alzare nuovamente i tassi di interesse la scorsa settimana. E lo faranno di nuovo, per assicurarsi che l’inflazione possa tornare nell’obiettivo di medio termine del 2% in modo tempestivo.

La Bce alzerà ancora i tassi di interesse: cosa succede adesso

La presidente della Banca Centrale Europea ha sottolineato durante la sua intervista a Delfi che la probabilità di una recessione è aumentata e che l’incertezza rimane molto alta. In queste circostanze però “tutti dobbiamo fare il nostro lavoro” e la Bce “deve concentrarsi sul proprio mandato”.

Spiegando che la missione della banca centrale è proprio quella di stabilizzare i prezzi, e per realizzarla sarà necessario usare “tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione”, scegliendo quelli più appropriati ed efficienti. In conclusione Christine Lagarde ha sottolineato che i tassi di inflazione costantentemente elevati sono più dannosi per la società perché “rendono tutti più poveri”.

I prezzi stabili, invece, “forniscono le basi” per quella che la bancaria ha definito “un’economia ben funzionate” da cui tutti possono trarre vantaggio. Nella pratica, però, tassi di interesse più alti significheranno anche spese più alte per prestiti e mutui, con le banche nazionali che proporranno sempre più tassi variabili e suscettibili di cambiamenti dall’alto.

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