Addio negozi Decathlon? Il colosso cambia nome, ecco perché

Decathlon Belgio cambia nome per un mese. La catena di abbigliamento sportivo ha deciso di modificare il proprio nome, con l'obiettivo di incoraggiare il riutilizzo dei prodotti

Pubblicato: 23 Ottobre 2022 19:00Aggiornato: 24 ottobre 2022 09:39

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Un progetto decisamente interessante, quello avviato da Decathlon. Tutti gli appassionati del celebre store per sportivi di tutti i tipi, si sono resi conto del cambio nome dell’apprezzatissima catena in franchise. Di certo non è avvenuto in ogni dove, ma la notizia ha rapidamente fatto il giro. Decathlon diventa Nolhtaced. Non è nient’altro che la versione invertita del suo nome. Questa strategia ha l’obiettivo di incoraggiare il riutilizzo dei prodotti. La catena ha avviato questo progetto a ottobre in alcune città belghe: Gand, Everre e Namur.

Perché Decathlon ha cambiato nome

L’obiettivo dell’operazione è quello di promuovere il riutilizzo di quanti più oggetti possibile per ridurre l’impatto sull’ambiente e prevenire gli sprechi. L’offerta dell’usato di Decathlon consente ai consumatori con potere d’acquisto ridotto, la possibilità di acquistare attrezzature sportive di qualità a un prezzo più basso.

L’iniziativa è partita anche perché il mercato dell’usato sta prendendo piede in Belgio. Solo quest’anno Decathlon ha riacquistato 26.000 oggetti durante il periodo di test. Quindi la catena di negozi sportivi ha deciso di aumentare il proprio servizio di riacquisto e di evidenziare il servizio per un mese, invertendo appunto il nome.

Il nuovo logo Nolhtaced

Oltre al logo del sito web e sui social media, per le strade del Belgio sono comparsi i cartelloni pubblicitari con il logo rinominato “Nolhtaced”. Per un mese le insegne dei negozi a Evere, Namur e Gand sono state sostituite dal nome dell’azienda scritta al contrario. Coerentemente con l’obiettivo dell’iniziativa, gli striscioni con il logo Nolhtaced non verranno buttati, ma verranno riciclati. Diventeranno delle borse che Decathlon utilizzerà per trasportare alcuni prodotti destinati al noleggio.

A prima vista, questo cambio di nome può sembrare solo una trovata di marketing, ma decathlon tiene a specificare che il suo obiettivo è far conoscere il servizio di riacquisto al più ampio pubblico possibile, in modo da far sì che quante più persone riutilizzino il maggior numero di articoli, aumentare la vendita dei beni di seconda mano e far crescere il potere d’acquisto dei clienti.

Come funziona il servizio di seconda mano di Decathlon

Il servizio di acquista e vendita di seconda mano di Decathlon è semplice. I clienti possono andare in negozio con l’oggetto da vendere, anche se non è prodotto da Decathlon (può essere infatti di un altro brand sportivo) e riceverà un buono da utilizzare in un negozio della catena. In seguito Decathlon si occuperà di rinnovare il prodotto, prima di rimetterlo di nuovo in vendita.

Il fine è dunque quello di ridurre le emissioni di Co2 per la produzione di nuovi oggetti e limitare lo spreco delle risorse utilizzate per creare nuovi indumenti e oggetti sportivi. I clienti che vogliono vendere qualcosa possono calcolare l’importo di del proprio oggetto, grazie a un simulatore gratuito presente sul sito web. È sufficiente specificare la tipologia di prodotto, il prezzo originale e l’anno in cui è stato acquistato. Il prezzo ultimo sarà poi determinato da un addetto alle vendite, dopo che ne ha controllato le condizioni. (Quanti sono i lavoratori dello sport in Europa)

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