Unieuro passa alla Francia? Il gruppo Fnac lancia una maxi Opa da 249 milioni di euro

L'unione tra Fnac e Unieuro creerebbe un colosso con oltre 10 miliardi di euro di fatturato, 30mila dipendenti e più di 1.500 negozi

Pubblicato: 17 Luglio 2024 10:00

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Unieuro sta per passare sotto il controllo francese. Il gruppo francese Fnac Darty, insieme a Ruby Equity Investment, ha lanciato un’Opa, un’offerta pubblica di acquisto, per prendere il controllo dell’azienda di Forlì, leader italiano nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici. Per l’Opa la valutazione di Unieuro è di 249 milioni di euro.

I dettagli dell’offerta

Parte da Parigi la scalata a Unieuro. Il gruppo Fnac Darty ha lanciato un’offerta pubblica di scambio non concordata sul gruppo italiano dell’elettronica di consumo, che conta oltre 50 negozi nella Penisola.

L’Opa prevede per ogni azione di Unieuro un corrispettivo di 9 euro in contanti e 0,1 azioni di Fnac Darty di nuova emissione, quotate sulla Borsa Euronext di Parigi. Questo rappresenta un premio del 42% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni Unieuro al 15 luglio 2024, pari a 8,45 euro, per una valutazione complessiva di circa 249 milioni di euro.

L’operazione prevede la creazione di un veicolo di investimento congiunto tra Fnac Darty e Ruby Equity Investment, detenuto rispettivamente al 51% e al 49%. La componente in contanti, rappresentante circa il 75% dell’offerta, sarà finanziata da Ruby Equity Investment e Fnac Darty in proporzione di circa 2/3 e 1/3. La componente azionaria, che costituisce circa il 25% dell’offerta, sarà finanziata da Fnac Darty attraverso l’emissione di circa 2 milioni di nuove azioni.

Il Consiglio di Amministrazione di Unieuro, presieduto da Stefano Meloni, si è riunito immediatamente per esaminare il comunicato e si riserva ogni valutazione al riguardo. In una nota si legge che, una volta acquisite le informazioni necessarie, “adotterà le relative decisioni nei tempi previsti dalla normativa applicabile”.

Perché Fnac vuole comprare Unieuro

L’acquisizione mira a consolidare la presenza di Fnac Darty nel mercato europeo, creando un gruppo con un fatturato superiore ai 10,5 miliardi di euro, con quasi 30mila dipendenti e più di 1.500 negozi. Le sinergie attese, superiori ai 20 milioni di euro, saranno ottenute grazie a migliori condizioni di acquisto e all’integrazione delle attività di private label. L’operazione dovrebbe incrementare l’utile per azione  di Fnac Darty di oltre il 10% a partire dal 2025, includendo i benefici derivanti dalle sinergie.

Questa mossa a sorpresa è stata ideata per “consolidare un settore che in Europa vale circa 200 miliardi ed è sotto la pressione della concorrenza di player come Amazon e le piattaforme asiatiche”, spiega il Ceo di Fnac Enrique Martinez. Martinez guida un gruppo con un fatturato di 7,9 miliardi, una dimensione che ritiene ancora insufficiente. “Con Unieuro nascerebbe un campione con 10 miliardi di ricavi e sinergie per 20 miliardi”, afferma il manager. L’obiettivo è portare il gruppo di Forlì fuori dalla Borsa e non si escludono ulteriori operazioni di fusione che comporterebbero comunque l’addio a Piazza Affari.

Stando alle ultime notizie, in cabina di regia ci sarebbe il finanziere ceco Daniel Kretinsky, che a Parigi è il socio di maggior peso di Fnac Darty con il 29,9% delle azioni, detenute attraverso la holding Vesa Equity. Sebbene l’operazione non sia concordata, all’interno di Unieuro Kretinsky trova interlocutori noti come Xavier Niel, proprietario di Iliad, che è il maggior singolo azionista della catena italiana con il 12,2%. Dato le condizioni favorevoli dell’offerta, il management del gruppo francese è fiducioso che Unieuro sarà favorevole all’acquisizione.

L’operazione sarà soggetta alle consuete approvazioni regolamentari italiane e al controllo in materia di concorrenza da parte delle autorità competenti. Il closing dell’offerta è previsto nel quarto trimestre del 2024. Questa acquisizione rafforzerà significativamente la posizione di Fnac Darty nel mercato europeo, creando nuove opportunità per i dipendenti di entrambe le società e consolidando la loro presenza in Europa.

Il fatturato di Unieuro e Fnac

Unieuro è il leader italiano nei prodotti elettronici ed elettrodomestici, con una quota di mercato del 17%. Nel 2023, ha realizzato un fatturato di 2,6 miliardi di euro. Dispone di una vasta rete di negozi integrati e affiliati diffusi in tutta Italia, con una presenza significativa nel Nord e nel Centro del Paese, dove si trova il 71% dei negozi. Inoltre, Unieuro sta sviluppando le proprie attività di servizi, in particolare con l’integrazione di Covercare, specialista nelle riparazioni e nei servizi per la casa.

Fnac nei gironi scorsi ha comunicato i risultati dei primi sei mesi dell’anno, chiusi con ricavi per 3,39 miliardi di euro, in crescita dell’1,4%, e un risultato operativo corrente stabile.

Le due realtà condividono ambizioni strategiche comuni incentrate sull’omnicanalità, sullo sviluppo di servizi di assistenza domestica in abbonamento e sull’orientamento dei clienti verso comportamenti più sostenibili e responsabili. Fnac Darty, con una lunga tradizione di integrazione rispettosa delle specificità locali, garantirà la condivisione di competenze per creare nuove opportunità per i dipendenti di entrambe le società.

L’operazione si inserisce in un mercato del valore di circa 200 miliardi di euro, che rimane ancora molto frammentato. I primi tre attori principali sono Mediaworld, con circa 22 miliardi di fatturato, la britannica Currys (12 miliardi) e Fnac Darty (circa 8 miliardi), per un totale di circa 40 miliardi. La dimensione è cruciale in questo settore: più un’azienda è grande, maggiori sono i risparmi ottenibili attraverso l’aggregazione degli approvvigionamenti e la condivisione dei costi. Da qui la necessità di consolidamento.

La storia di Fnac in Italia

Divenuta una Società per azioni con sede a Parigi, Fnac opera dal 1954 nel campo della grande distribuzione organizzata, con una catena di filiali internazionali che vende libri, dischi e cd, programmi software, componenti hardware e computer, telefonia cellulare, attrezzature fotografiche, audio, video e tv, prodotti audiovisivi e videogiochi. Seppure sia più presente nei paesi francofoni, per un po’ di tempo i negozi Fnac sono stati presenti anche in Italia, anche se non hanno avuto una vita lunga e fortunata.

In Italia, Fnac arrivò nel 2000 grazie a una joint venture con il Gruppo Coin e con l’apertura dei primi negozi italiani a Milano e a Genova; seguirono poi Torino, Verona, Napoli, Roma e Firenze. Ma nel settembre 2012, a causa dell’insostenibilità della gestione italiana e del calo delle vendite, il gruppo annunciò la chiusura delle sedi italiane di Fnac, in mancanza di un acquirente interessato a rilevarle; nel giro di pochi anni tutti i negozi a nome Fnac vennero chiusi.

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