Un 2023 chiuso con “risultati record” con un utile netto in crescita dell’11 per cento a quota 18,6 miliardi di euro. Nonostante le tensioni con il Governo Meloni sugli incentivi auto e la produzione in Italia, Stellantis ha registrato l’anno scorso numeri in crescita. E anche i dipendenti del colosso automobilistico sorridono grazie al bonus di oltre 2mila euro in arrivo in busta paga.
I “risultati record”
Oltre all’aumento in bilancio a doppia cifra dell’utile netto, Stellantis ha fatto segnare un 7 per cento in più di veicoli consegnati nel mercato mondiale (6,2 milioni) che gli ha permesso di raggiungere 189,5 miliardi di euro ricavi, il +6 per cento rispetto al 2022.
“Risultati record” per il ceo Carlos Tavares che “sono la prova che siamo diventati un nuovo leader globale nel settore e che continueremo a essere solidi anche in previsione di un turbolento 2024”.
“Grazie alla flessibilità delle nostre tecnologie e alla roadmap stabilita in termini di prodotto siamo pronti ad affrontare i vari scenari che potrebbero presentarsi, continuando a realizzare gli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030” ha spiegato l’ad di Stellantis.
“Gli ottimi risultati conseguiti dall’azienda ci consentono di distribuire quasi 1,9 miliardi di euro in forma di partecipazione agli utili e bonus variabili per il terzo anno consecutivo – ha aggiunto -. Questi programmi di partecipazione agli utili e retribuzione variabile non riflettono soltanto i risultati e i successi dei nostri dipendenti ma rappresentano anche un giusto riconoscimento del loro impegno a lavorare con successo come squadra“.
Il bonus ai dipendenti
Risultati finanziari a livello globale e locale che hanno permetteranno al personale italiano del gruppo automobilistico di ricevere un premo di 2.112 euro ad aprile, secondo quanto previsto dal Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (Ccsl), come riconoscimento straordinario ai dipendenti del quinto produttore di veicoli al mondo, per un totale di quasi 1,9 miliardi di euro distribuiti al personale in tutto il globo, che dalla nascita dell’azienda ha ricevuto complessivamente 6 miliardi di euro di premi.
Il bonus in busta paga comprende un premio pari al 7,2% della retribuzione, pari in media a 1.812 euro lordi, a cui si aggiungerà il riconoscimento straordinario di 300 euro lordi, per un riconoscimento complessivo dell’8,5%.
“Il premio medio complessivo che riceveranno i dipendenti di Stellantis in Italia – ha commentato Tavares – è il frutto positivo dell’accordo siglato lo scorso anno con i sindacati firmatari e riconosce il contributo di tutta la forza lavoro italiana in relazione ai risultati dell’azienda e la qualità del dialogo sociale con i sindacati” (qui abbiamo parlato dello stop di Stellantis alla produzione a Mirafiori e dello sciopero spontaneo del 7 febbraio nello storico impianto).
“La cifra media erogata, 2.112 euro, è del 10% in più rispetto alla cifra dello scorso anno – ha spiegato il Ceo – ma va sottolineato anche l’aumento salariale dell’11% in 2 anni e gli ulteriori 600 euro ricevuti dai lavoratori come bonus speciale relativo agli accordi retributivi del 2023” (qui abbiamo parlato del rischio chiusura di Stellantis in Italia in assenza di sussidi).
Il flusso di cassa industriale netto di Stellantis nel 2023 è di 12,9 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto al 2022 e la situazione patrimoniale solida, con una liquidità industriale disponibile di 61,1 miliardi di euro.
Il dividendo proposto dal gruppo automobilistico è di 1,55 euro per azione ordinaria, circa il 16% in più rispetto all’anno precedente, in attesa dell’approvazione degli azionisti. Nel 2023 agli azionisti sono stati distribuiti 6,6 miliardi di euro nel 2023 sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni, con un aumento del 53 per cento rispetto ai 4,3 miliardi di euro del 2022.