Germania, Pil in discesa: prospettive cupe. Economia a rischio?

Il Pil tedesco cala dello 0,1% nel secondo trimestre, sorprendendo gli analisti e riflettendo le crescenti preoccupazioni economiche

Pubblicato: 13 Agosto 2024 16:10

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

L’economia tedesca mostra segnali di affaticamento, con il prodotto interno lordo in flessione dello 0,1% nel secondo trimestre dell’anno. Questo inatteso calo del Pil è stata una doccia gelata per gli analisti, che si aspettavano una stabilità o una leggera crescita. Le previsioni per i prossimi mesi non lasciano molto spazio all’ottimismo, come confermato dall’indicatore Zew, che monitora il clima di fiducia economica nel Paese.

La forte diminuzione suggerisce che gli investitori sono sempre più preoccupati per la salute dell’economia tedesca, soprattutto a causa delle incertezze globali, delle pressioni inflazionistiche e delle potenziali interruzioni nel commercio internazionale.

Zew, la fiducia economica è ai limiti

Il Zew, un istituto di ricerca di Mannheim specializzato in analisi economiche applicate, fornisce regolarmente questi dati attraverso l’indice delle Condizioni Correnti e l’indice del Sentimento Economico. Entrambi gli indici sono attentamente seguiti dai partecipanti ai mercati finanziari dell’Unione Europea che guardano in particolare l’andamento della Germania.

L’indice Zew, che rappresenta il sentiment degli investitori tedeschi, ha subito una caduta a 19,2 punti ad agosto, un calo di 22,6 punti rispetto al mese precedente. Questo è il peggior risultato da gennaio, e si avvicina ai livelli osservati nel luglio 2022, poco prima che la Germania entrasse tecnicamente in recessione. Anche la valutazione della situazione economica attuale non brilla: l’indice ha perso 8,4 punti, scendendo a -77,3.

Incognite sul futuro economico

L’indice si concentra sulle aspettative per i prossimi sei mesi. Questo indicatore aggrega le opinioni di esperti finanziari e offre una panoramica delle prospettive economiche future. A luglio, l’indice ha mostrato un quadro misto: se da un lato la fiducia dei consumatori è migliorata, dall’altro c’è stata una flessione inaspettata, con grosse incertezze nonostante l’aumento dei salari reali e la diminuzione delle pressioni inflazionistiche.

Le prospettive per l’economia tedesca appaiono sempre più fragili. Achim Wambach, presidente dello Zew, ha commentato che l’orizzonte economico è appesantito da diverse variabili, tra cui una politica monetaria incerta, dati economici poco incoraggianti dagli Stati Uniti e le crescenti tensioni geopolitiche, in particolare nel Medio Oriente. Questi fattori stanno generando una maggiore prudenza tra gli investitori e contribuendo a un clima di incertezza.

Bilancio 2025: crescono le tensioni politiche

Sul fronte politico, il governo tedesco sta affrontando discussioni accese sul bilancio 2025. In particolare, i Liberali, guidati dal Ministro delle Finanze Christian Lindner, stanno spingendo per una riduzione della spesa sociale, con l’obiettivo di ridurre il deficit. Tra le proposte più discusse c’è la riduzione del reddito di cittadinanza, che potrebbe essere tagliato di 14-20 euro mensili, con un risparmio stimato di circa 850 milioni di euro.

Inflazione in calo: un’opportunità per il partito liberale

Con l’inflazione in ritirata, i Liberali vedono un’opportunità per intervenire sulla spesa pubblica. Il reddito di cittadinanza, che era stato aumentato del 12% all’inizio del 2024, è ora sotto la lente di ingrandimento. L’attuale proposta mira a contenere il sussidio mensile, che per una persona singola è oggi fissato a 562 euro. La mossa, oltre a contenere i costi, potrebbe essere strategica in vista delle elezioni amministrative d’autunno nelle regioni orientali della Germania, dove l’Fdp sta cercando di recuperare consensi.

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