La fumata bianca è arrivata pochi minuti prima dell 20 quando il MEF ha comunicato i nuovi vertici delle cosiddette “big 5” : si è dunque sbloccata in zona Cesarini, ad una manciata di ore dalla scadenza tassativa per la presentazione della lista di Poste, la delicata partita sulle nomine delle partecipate dello Stato con la maggioranza del governo Meloni che – dopo le tensioni – ha trovato l’intesa.
Nomine, fumata bianca
Flavio Cattaneo è il nuovo amministratore delegato di Enel (al posto di Francesco Starace) e Paolo Scaroni va ad occupare la casella della presidenza. Come da attese, Claudio Descalzi resta amministratore delegato di Eni (al quarto mandato, apprezzato per impegno e risultati, anche nell’ottica di quel Piano Mattei per l’Africa particolarmente caro alla Premier Meloni) mentre alla presidenza del cane a sei zampe arriva Giuseppe Zafarana.
Da Cingolani a Cattaneo, i nomi
Alla fine, la spunta l’ex ministro Roberto Cingolani che è il nuovo amministratore delegato di Leonardo, Stefano Pontecorvo assume il ruolo di presidente. Nel segno della continuità anche la conferma di Matteo Del Fante che resta amministrato delegato di Poste, presidente Silvia Rovere che raccoglie il testimone di Maria Bianca Farina.
Attesa per Terna, caso Donnarumma
Le nomine dei vertici di Terna saranno invece comunicate domani da CdP: da diverse ore rimbalza con insistenza il nome di una donna per la casella di Ad: Giuseppina di Foggia al posto di Stefano Donnarumma che a questo punto resterebbe con il cerino in mano. Secondo quanto ha riportato l’Adnkronos, l’attuale ad di Terna dovrebbe essere nominato ad di Cdp Venture Capital, controllata di Cassa Depositi e Prestiti.
“Premiate competenze, non appartenenze”
Non senza tensioni, dunque, il Governo archivia anche lo spinoso dossier sulle nomine che aveva creato più di qualche mal di pancia nella maggioranza, paventando l’idea di nomine molto ‘politiche’ e poco legate alla competenza.”Le nomine dei nuovi vertici di Eni, Enel, Leonardo e Poste sono frutto di un attento percorso di valutazione delle competenze e non delle appartenenze. E’ un ottimo risultato del lavoro di squadra del governo”, ha sottolineato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Nomine: la Borsa non apprezza
Enel cede il 3% a 5,8 euro dopo la tornata di nomine nelle partecipate pubbliche, mentre tra gli altri gruppi con i vertici coinvolti dalle scelte del governo Leonardo sale dello 0,6%, Poste dello 0,4%, Eni è in aumento dello 0,3% e Terna, in attesa del comunicato ufficiale di Cdp, dello 0,1%.
Scaroni tiene la presidenza del Milan
Paolo Scaroni, indicato ieri dal governo come nuovo presidente di Enel, non rinuncerà alla presidenza del Milan. A quanto si apprende da fonti vicine alla presidenza rossonera. Il manager, una volta ricevuta la proposta di nomina, ha posto come condizione quella di mantenere la carica apicale della squadra di calcio. Difficilmente, invece, Scaroni resterà vicepresidente della banca d’affari Rothschild Italia.