Mars compra Pringles in contanti, l’operazione conclusa per una cifra enorme

Mars ha infine acquisito Pringles. Tra di loro c'è solo l'antitrust Usa che vigila sulla concorrenza e potrebbe ancora bloccare tutto

Pubblicato: 14 Agosto 2024 15:02

Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Mars, il colosso globale conosciuto per gli snack dolci come M&M’s, Snickers e Skittles, ha appena messo a segno un’acquisizione che farà storia nel settore degli snack. La multinazionale ha infatti comprato Pringles, insieme ad altri marchi di Kellanova, per una cifra che supera qualsiasi precedente nel settore.

I dettagli dell’operazione: la cifra record per aggiungere salato all’azienda dolciaria

Mars ha accettato di pagare 83,50 dollari per azione, per un totale di 35,9 miliardi di dollari (inclusi oltre 6 miliardi di debiti netti), per acquisire Kellanova, l’azienda madre di Pringles e Pop-Tarts.

La cifra, non solo rappresenta un premio del 69% rispetto al valore delle azioni di Kellanova di qualche mese fa, ma si colloca come una delle più grandi operazioni mai viste nel settore degli snack.

Mars si assicura così un portafoglio di prodotti che amplia la sua offerta ben oltre il dolce, aggiungendo uno dei marchi di snack salati più conosciuti al mondo.

Qual è la strategia di Mars?

L’acquisizione di Pringles da parte di Mars si inserisce in una più ampia strategia di diversificazione del suo portafoglio di prodotti. Storicamente associata a dolciumi e petcare, l’azienda sta cercando di rafforzare la sua presenza nel mercato degli snack salati. Si tratta di un settore non certo in crescita visto il ritaglio di spesa extra nel quale rientrano gli snack, ma che appare meno vulnerabile ai cambiamenti delle preferenze dei consumatori.

Il principale rischio è la ricerca di prodotti più salutari, ma l’azienda di dolci è abituata a “combattere” in tal senso, condividendo l’aspetto non salutare di snack come barrette dolci e caramelle.

L’operazione permette quindi a Mars di integrare i brand di Kellanova in una vasta rete di distribuzione globale, offrendo un’opportunità per espandere ulteriormente il business degli snack e creare sinergie tra i diversi segmenti di mercato. Un quadro non indifferente nel quale inserire un marchio già molto noto e apprezzato.

Poul Weihrauch, CEO di Mars, ha commentato: “Accogliendo il portafoglio di marchi globali di Kellanova, abbiamo un’opportunità sostanziale per sviluppare un’attività di snack sostenibile e orientata al futuro”.

La procedura a rischio: cosa potrebbe dire l’Antitrust

Nonostante l’entusiasmo per l’operazione, ci sono delle nubi di dubbi all’orizzonte. L’accordo, infatti, potrebbe affrontare ostacoli non indifferenti.

Basti pensare che l’amministrazione di Joe Biden ha dimostrato una crescente ostilità verso le grandi fusioni e acquisizioni, specialmente quando si tratta di concentrazioni di mercato che potrebbero limitare la concorrenza. Gli osservatori ritengono che la Federal Trade Commission (FTC) e il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti potrebbero imporre condizioni rigorose o addirittura bloccare l’accordo se ritenessero che riduca significativamente la concorrenza. Al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali di ostilità, ma il tempo cambia velocemente.

Mars nel frattempo ha dichiarato che spera di completare l’acquisizione nella prima metà del 2025. Si attende solo il via libera definitivo, che appunto non è scontato. Se l’operazione sarà approvata, potrebbe segnare un punto di svolta nel settore, aprendo la strada a ulteriori acquisizioni di grande portata. In caso di successo, questa acquisizione non solo rafforzerebbe la posizione di Mars nel mercato degli snack, ma potrebbe anche innescare una nuova ondata di fusioni e acquisizioni nel settore alimentare, man mano che le aziende rivali cercano di tenere il passo.

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