Just Eat comprata da Prosus, il titolo vola in borsa dopo l’Opa da 4,1 miliardi

La società olandese ha in portfolio diverse società del food delivery. Negli ultimi anni i big del settore hanno registrato perdite molto alte, dopo il boom della pandemia

Pubblicato: 24 Febbraio 2025 14:25

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Prosus acquisirà Just Eat Takeaway.com in un’operazione da 4,1 miliardi di euro, che comporterà il delisting della società di consegna a domicilio dalla Borsa di Amsterdam. L’offerta del gruppo di investimento in aziende digitali, interamente in contante, prevede una valutazione delle azioni di Just Eat a 20,30 euro.

Il precedente nel 2020

Con l’acquisizione di Just Eat, che domina il mercato in Paesi europei come Regno Unito, Germania e Olanda, ma è anche forte in Italia, Prosus diventerà il quarto gruppo mondiale nel settore del food delivery. Nel 2020 Prosus aveva già tentato di acquisire Just Eat, ma aveva perso la battaglia contro Takeaway, che aveva fatto un’offerta superiore a 6,5 miliardi di euro. Oggi, però, potrebbe portarsi a casa l’entità nata dalla fusione tra Just Eat e Takeaway per una cifra ben inferiore

L’accordo, annunciato oggi e approvato dal consiglio di amministrazione di Just Eat, segna la conclusione di un periodo turbolento per l’azienda. Il valore azionario di Just Eat Takeaway.com ha infatti visto un’impennata durante la pandemia di Covid-19, per poi crollare drasticamente con la fine dei lockdown. Secondo quanto riportato dal Financial Times, le azioni della società hanno perso circa l’88% dal picco pandemico a oggi.

Se il settore del food delivery, dopo l’euforia del Covid, ha recentemente vissuto notevoli difficoltà, Just Eat è una delle aziende che ha registrato i maggiori problemi. Molti osservatori attribuiscono questa situazione alla decisione della società di contrattualizzare i propri fattorini, un passo che ha messo sotto pressione i già fragili bilanci, già appesantiti da azioni che, rispetto al picco pandemico, hanno perso valore, arrivando a ridursi dell’88%.

Non sorprende quindi che il mercato stia favorevolmente accogliendo l’ipotesi dell’acquisizione, con il titolo che è balzato a 19 punti (+55%) già all’apertura della seduta, avvicinandosi al valore dell’offerta. Va anche considerato che, durante il periodo del Covid, Prosus avrebbe dovuto pagare almeno 100 dollari per azione per acquisire Just Eat, contro i 20 euro odierni.

Come si svilupperà l’offerta di acquisto

Prosus ha presentato un’offerta interamente in contante, valutando le azioni di Just Eat a 20,30 euro, con un premio del 22% rispetto al massimo raggiunto dal titolo negli ultimi tre mesi.

Gli analisti di Rbc Capital Markets ritengono che l’offerta procederà, pur riconoscendo la possibilità di una controfferta. Tuttavia, sottolineano che Prosus si trova in una posizione favorevole, dato che il suo prezzo di offerta offre un premio di oltre il 60% rispetto all’ultimo valore delle azioni di Just Eat Takeaway.com.

L’offerta è stata raccomandata all’unanimità dalla direzione e dal consiglio di sorveglianza di Just Eat. Venerdì, le azioni di Just Eat hanno chiuso a 12,43 euro, mentre quelle di Prosus a 45,98 euro.

Cosa fa Prosus

Il Ceo di Prosus, Fabricio Bloisi, ha definito l’Opa di Just Eat “un’opportunità straordinaria per trasformare l’azienda in un campione tecnologico europeo”. Prosus, investitore globale nel settore tecnologico e specializzato in servizi Internet per i consumatori, aveva messo nel mirino i rider di Just Eat ben prima dello scoppio della pandemia.

Nel frattempo, non riuscendo ad acquisire Just Eat, Prosus ha rivolto le proprie attenzioni altrove. È infatti il principale azionista di Delivery Hero, un colosso da 47mila dipendenti presente in 70 Paesi.

Delivery Hero comprende diverse realtà come PedidosYa in Sud America, Glovo e Foodora in Europa, Talabat e Hunger Station in Medio Oriente e Nord Africa, DoorDash negli Stati Uniti, Swiggy in India e Foodpanda a Singapore, solo per citarne alcune.

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