Il Ministero dell’Economia e delle Finanze torna sul mercato con una nuova emissione a medio e lungo termine, inserita in un contesto in cui i rendimenti dei titoli di Stato continuano a restare su livelli elevati rispetto alla media degli ultimi anni. La domanda per i Btp si mantiene solida, soprattutto sulle scadenze intermedie, mentre sulle durate molto lunghe il Tesoro sta progressivamente ricostruendo liquidità dopo gli shock dei tassi degli ultimi due anni.
La nuova tornata di aste prevede quattro diversi titoli:
- un Btp a 3 anni;
- due linee a 7 anni;
- un Btp a 30 anni con cedola al 4,65%.
La vera novità riguarda proprio quest’ultimo titolo, appena ammesso allo stripping, una funzionalità molto utilizzata dagli investitori istituzionali che richiedono strumenti ad alta duration.
Indice
Il calendario delle emissioni
Come previsto dal calendario ufficiale, la fase di prenotazione per il pubblico si è chiusa il 12 novembre presso le banche e gli intermediari abilitati. Si tratta della finestra in cui i risparmiatori che desiderano partecipare alle nuove emissioni di Btp a prezzo d’asta possono prenotare i titoli prima che inizi la competizione tra operatori.
Il 13 novembre è il giorno della presentazione delle domande da parte degli specialisti e degli aspiranti specialisti, che devono inviare le loro proposte di prezzo entro le ore 11. Le offerte possono essere fino a 5 per ciascun titolo, ognuna con un prezzo diverso.
Domani, 14 novembre, è in calendario l’asta supplementare, riservata esclusivamente agli operatori che hanno partecipato a quella ordinaria.
Il regolamento avverrà il 17 novembre, data in cui verranno saldati i prezzi di aggiudicazione più i dietimi di interesse.
BTP 3 anni con cedola del 2,35%
Il BTP a 3 anni (ISIN IT0005660052), giunto alla settima tranche, offre una cedola annuale del 2,35% e scade il 15 gennaio 2029.
In una fase in cui la Bce è prudente sui tassi, le scadenze brevi sono un rifugio tattico con meno esposizione alla duration, minor volatilità e maggiore visibilità sui flussi.
Le caratteristiche del titolo sono:
- scadenza il 15/01/2029;
- cedola del 2,35%;
- importo offerto tra i 3 e i 3,5 miliardi;
- 125 giorni dietimi;
- provvigione dello 0,10%
Due BTP 7 anni con cedola del 3,25%
Il Tesoro porta in asta due linee a 7 anni, entrambe con cedola 3,25%, ma con storia e struttura diverse. La scadenza al 2032 è oggi uno dei segmenti più liquidi del mercato dei Btp, che attrae investitori istituzionali e retail grazie al miglior compromesso tra rendimento e rischio tasso.
Le caratteristiche del BTP 7 anni (ISIN IT0005668220), quarta tranche, sono:
- scadenza il 15/11/2032;
- cedola del 3,25%;
- importo offerto tra 1,25 e 1,5 miliardi;
- 2 giorni dietimi;
- provvigione dello 0,15%.
Le caratteristiche del BTP 7 anni (ISIN IT0005647265), ottava tranche, sono:
- scadenza il 15/7/2032;
- cedola del 3,25%;
- importo offerto tra 1,25 e 1,5 miliardi;
- 125 giorni dietimi;
- provvigione dello 0,15%.
BTP 30 anni con cedola del 4,65% e stripping
Il titolo più atteso è il Btp 30 anni (ISIN IT0005668238). È destinato soprattutto agli investitori a lunghissimo orizzonte, come assicurazioni e fondi pensione.
La novità più rilevante è che da questa emissione il titolo è ammesso allo stripping.
Lo stripping è una procedura che permette di smontare un Btp nelle sue componenti – le singole cedole future e il rimborso del capitale a scadenza. Questi elementi diventano titoli autonomi, chiamati Strip, ciascuno con una propria scadenza e un proprio prezzo.
L’investitore può così acquistare solo la parte di interesse, oppure solo il capitale finale, ottenendo un’esposizione estremamente precisa alla curva dei tassi.
Le caretteristiche sono:
- scadenza il 1/10/2055;
- cedola del 4,65%;
- importo offerto tra 1 e 1,5 miliardi;
- 47 giorni dietimi;
- provvigione dello 0,35%.
Come funziona l’asta
Il Mef utilizza il meccanismo dell’asta marginale, dove tutte le offerte accettate vengono aggiudicate al prezzo più basso tra quelli che consentono di collocare il quantitativo offerto. Il Tesoro mantiene un margine di discrezionalità nel definire sia la quantità sia il prezzo di aggiudicazione, sulla base delle condizioni di mercato.
Ogni operatore può presentare fino a 5 proposte di prezzo per ciascun titolo, con importi non inferiori a 500.000 euro. Le offerte considerate troppo distanti dai valori di mercato possono essere escluse.
L’asta supplementare del 14 novembre sarà riservata solo agli operatori che hanno partecipato alla fase ordinaria ed è pari al 20% dell’importo massimo messo in asta.