L’inflazione Ue potrebbe subire un aumento entro la fine del 2024, secondo la Bce

Secondo la presidente della Bce Christine Lagarde l’inflazione Ue potrebbe subire un aumento entro la fine del 2024: lo scenario non complicherebbe tuttavia l’obiettivo europeo del 2%. 

Pubblicato: 30 Settembre 2024 20:34

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Nel giorno in cui l’ultimo report dell’Istat registra un inflazione in Italia ai minimi dall’inizio dell’anno, arrivano le parole non troppo rassicuranti della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde secondo la quale il costo della vita potrebbe aumentare di nuovo in Ue nel quarto trimestre del 2024. Per la presidente della Bce, tuttavia, questa nuova crescita dell’inflazione dovrebbe avere natura temporanea, con l’Unione europea che resterebbe dunque in linea con l’obiettivo di riportare il valore al di sotto della soglia del 2% entro il 2026.

La crescita dell’inflazione Ue entro la fine del 2024

“Guardando al futuro – ha detto la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde nel corso sua audizione alla Commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento europeo a Bruxelles – l’inflazione potrebbe aumentare temporaneamente nel quarto trimestre di quest’anno, quando i precedenti forti cali dei prezzi dell’energia si esauriranno nei tassi annuali, ma gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia che l’inflazione tornerà al target in modo tempestivo”.

La presidente della Bce ha anche annunciato che questo tema sarà al centro della prossima riunione di politica monetaria di ottobre, pur confermando che i piani Ue per tornare a livelli di inflazione inferiori al 2% al momento non mutano. “Le proiezioni dello staff della Bce di settembre – ha aggiunto – prevedono un’inflazione media del 2,5% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e dell’1,9% nel 2026″.

I venti contrari sulla ripresa dell’Ue

Nelle parole di Christine Lagarde hanno trovato spazio anche le prospettive di crescita dell’Ue da qui ai prossimi anni. “Il livello ridotto di alcuni indicatori di indagine suggerisce che la ripresa sta affrontando venti contrari – ha detto – Prevediamo che la ripresa si rafforzerà nel tempo, poiché l’aumento dei redditi reali dovrebbe consentire alle famiglie di consumare di più. Le ultime proiezioni della Bce prevedono una crescita dell’economia dello 0,8% nel 2024, dell’1,3% nel 2025 e dell’1,5% nel 2026”.

Lagarde ha anche riferito dei pericoli che corre il Vecchio Continente in questo momento: “Il mondo sta cambiando rapidamente e l’Europa sta rimanendo indietro”. Diagnosi e rimedi, tuttavia, sono chiari per la presidente della Bce: “L’Ue deve unirsi e affrontare le sfide strutturali per aumentare la propria competitività. L’avanzamento dell’Unione dei mercati dei capitali è una parte importante di questa agenda, ma non l’unica. Saranno necessari anche sforzi significativi per aumentare la resilienza economica dell’Europa e per decarbonizzare l’economia. Ciò richiede investimenti sostanziali nei prossimi anni, che dovranno provenire sia da fonti private che pubbliche”. Solo così l’Europa potrà resistere “a futuri shock economici” e la Bce potrà “mantenere la stabilità dei prezzi. Il futuro dell’Europa è nelle vostre mani”.

L’inflazione in Italia a settembre 2024

Come detto, le parole di Lagarde hanno parzialmente rovinato i dati pubblicati dall’Istat in merito all’inflazione registrata in Italia a settembre 2024. Il +0,7% riportato dall’Istituto nazionale di statistica nel nono mese dell’anno, infatti, rappresenta il valore più basso da gennaio, con il calo che è attribuibile principalmente alla diminuzione dei prezzi dei beni energetici, passati da -6,1% di agosto a -8,7%. A crescere è invece il carrello della spesa che si attesta al +1,1% rispetto al +0,6% del mese precedente.

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