GameStop, la storica catena di negozi specializzati in videogiochi e cultura pop, dice addio all’Italia. Dopo anni di difficoltà e una crescente crisi nel settore del retail fisico, la compagnia statunitense ha ceduto la sua divisione italiana a Cidiverte S.p.A, azienda lombarda operante nel mercato della distribuzione di videogiochi e di un’altra catena di negozi, GameLife. La transizione avverrà nei prossimi mesi, ma a breve il nome “GameStop” lascerà spazio al brand Gamelife. Nonostante il marchio cambi, la rete di negozi continuerà a esistere.
GameStop chiude: il ruolo di Cidiverte
L’operazione di acquisizione di GameStop Italia da parte di Cidiverte è stata completata ufficialmente l’8 novembre 2024, con il trasferimento del controllo totale della divisione italiana alla società milanese. GameStop Global Holdings S.r.l. ha ceduto il 100% delle quote della sua filiale italiana a Cidiverte, che ha quindi acquisito anche il marchio GameLife, già presente sul territorio italiano. Con questa acquisizione, il marchio GameStop in Italia diventerà obsoleto, ma i negozi continueranno a operare sotto il nuovo nome.
Questa mossa fa parte di una più ampia strategia di riorganizzazione da parte di Cidiverte, che sta cercando di consolidare la sua posizione nel mercato italiano dei videogiochi. L’acquisizione si inserisce in un processo che, nonostante la crisi del mercato fisico, punta a rafforzare il settore della distribuzione e dei negozi fisici, seppur in un contesto in cui le vendite online continuano a crescere in modo esponenziale.
Per GameStop, ormai lontana dalla sua fase di massimo splendore, il cambiamento di nome e la riduzione del suo ruolo nel mercato italiano segnano la fine di un’era.
Cosa cambia per i consumatori italiani
Con l’acquisizione di GameStop Italia da parte di Cidiverte, i consumatori italiani vedranno un mercato in evoluzione. Sebbene i negozi continueranno a operare, il marchio GameStop sarà progressivamente sostituito da Gamelife, già proprietà di Cidiverte. Questo cambiamento si inserisce in un contesto di ridefinizione dei negozi fisici, dove il retail del videogame non è più l’unica offerta. Cidiverte sta progettando un ampliamento delle sue attività commerciali e una rete di negozi che si concentreranno non solo sulla vendita di videogiochi, ma anche sul merchandise, il retro-gaming e altre nicchie del settore.
Le nuove modalità di acquisto online hanno ridotto l’importanza del negozio fisico tradizionale, ma la cultura del gaming e l’interesse per il merchandise legato ai videogiochi continuano a sostenere una domanda per i negozi fisici. È dunque probabile che i negozi Gamelife si orienteranno verso nuovi modelli.
Milano, ad esempio, dove GameStop aveva una presenza consolidata, continuerà a ospitare punti vendita, ma con un’identità nuova. Non solo videogiochi, ma anche prodotti legati all’universo del gaming, che includeranno merchandise esclusivo e collezionabili. Si prevede anche che i negozi Gamelife si evolveranno in centri di intrattenimento, mirati a soddisfare una clientela più giovane e appassionata del mondo gaming e pop.
Per i consumatori italiani quindi non cambierà molto: continueranno a trovare spazi per acquistare videogiochi, ma il formato tradizionale di GameStop si trasformerà in qualcosa di più ampio, con focus sulla cultura pop e il merchandise legato ai videogiochi, unendo retail fisico e digitale.