La startup indiana del quick commerce Zepto ha depositato in modo confidenziale la documentazione per un’offerta pubblica iniziale da 110 miliardi di rupie, pari a circa 1,22 miliardi di dollari. La notizia è arrivata da un avviso pubblico diffuso dalla società, che ha scelto la procedura riservata mantenendo privati i dettagli del prospetto. Nell’ultimo round di finanziamento, chiuso a ottobre, Zepto era stata valutata 7 miliardi di dollari. L’operazione arriva in una fase di forte fermento per il commercio online alimentare in India, un mercato che secondo Redseer potrebbe raggiungere un valore di circa 24 miliardi di dollari entro il 2025.
Una competizione sempre più serrata
Il quick commerce, che promette consegne in 10-15 minuti, è diventato uno dei segmenti più affollati dell’economia digitale indiana. Accanto agli operatori locali storici come Swiggy ed Eternal, proprietaria di Zomato e Blinkit, sono entrati in campo colossi globali. Amazon ha accelerato il proprio ingresso con il servizio “Amazon Now”, lanciato a giugno, avviando operazioni rapide a Mumbai, Delhi e Bengaluru. Entro fine anno, il gruppo punta a oltre 300 micro-centri di evasione ordini nelle tre principali aree urbane. Anche Flipkart, controllata da Walmart, ha lanciato il proprio servizio nel 2024, intensificando una competizione che negli ultimi anni si è tradotta in una vera e propria guerra dei prezzi.
Investimenti record e perdite crescenti
Il settore continua ad attrarre capitali ingenti. All’inizio di dicembre, Swiggy ha raccolto 100 miliardi di rupie da investitori istituzionali per espandere la propria rete logistica, avvicinando i magazzini alle aree densamente popolate. Tuttavia, l’espansione aggressiva ha un costo elevato. Le perdite di Zepto sarebbero salite nell’esercizio 2025 a 33,67 miliardi di rupie, quasi triplicate rispetto all’anno precedente. Anche Swiggy ha riportato un peggioramento del risultato netto, mentre Eternal ha chiuso l’esercizio in utile.
Il rischio bolla e la sfida della redditività
Alcuni protagonisti del settore hanno però segnalato che il modello potrebbe non essere sostenibile nel lungo periodo. Il chief executive di Blinkit ha parlato apertamente del rischio di una bolla, sottolineando come il comparto abbia fatto affidamento su una raccolta di capitali continua per compensare perdite strutturali. Secondo gli analisti, il quick commerce potrebbe arrivare a rappresentare fino al 40-50% dell’e-commerce indiano nel medio-lungo termine, ma solo a condizione di imboccare con decisione la strada della redditività. In caso contrario, l’attuale corsa agli investimenti rischia di trasformarsi in una fase di brusco ridimensionamento.