Taglio dei tassi più vicino. Nell’area euro “si stanno realizzando le condizioni per avviare un allentamento monetario” da parte della BCE. Lo ha affermato ieri il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nella sua relazione all’Assemblea dei partecipati al capitale, sul bilancio 2023 dell’istituzione, lanciando un chiaro richiamo ad una possibile sforbiciata.
Sforbiciata BCE più vicina
“La congiuntura globale continua a essere debole. Il ristagno del commercio internazionale e l’incertezza sollevata dalle tensioni geopolitiche pesano sull’attività economica”, ha proseguito. “La politica monetaria restrittiva della Banca centrale europea sta comprimendo la domanda e contribuisce, insieme al calo dei prezzi energetici, alla rapida diminuzione dell’inflazione. I rischi per la stabilità dei prezzi si sono ridimensionati – ha osservato ancora Panetta – e si stanno realizzando le condizioni per avviare un allentamento monetario”.
Le parole di Panetta
La Banca d’Italia conta di tornare all’utile lordo, prima quindi della copertura tramite il fondo rischi generali accumulato negli anni scorsi (che ammonta a oltre 35 miliardi ndr), nel 2025, ha detto ancora Panetta nel corso dell’assemblea dei partecipanti secondo cui la stima si “basa sulle attuali decisioni di politica monetaria e delle aspettative sull’evoluzione dei tassi”.
Panetta ha anche sottolineato la necessità di “proseguire e completare la razionalizzazione di strutture e processi, mantenendo l’assetto organizzativo allineato all’evoluzione delle attività istituzionali e alla ricerca dell’efficienza”. “All’atto del mio insediamento ho rivolto al personale della Banca d’Italia un messaggio in cui auspicavo l’apertura al cambiamento e all’innovazione – ha ricordato – senza disperdere tuttavia i valori che hanno sorretto nel tempo l’autorevolezza e il prestigio dell’Istituto. Coniugare la continuità con l’innovazione è l’obiettivo a cui ispirare il disegno organizzativo, i metodi di lavoro, le procedure operative. Vanno colte le opportunità offerte dalla digitalizzazione”.
Occorre “una speciale attenzione all’utilizzo consapevole delle risorse finanziarie, per tenere costantemente sotto controllo la dinamica dei costi”. Inoltre, secondo Panetta “mettendo a frutto l’esperienza acquisita con il modello di lavoro ibrido, che comporta un minor fabbisogno di spazi negli uffici, è stato definito un programma di riallocazione delle strutture che produrrà un sensibile calo dei costi immobiliari”.
Euro digitale, a che punto siamo?
Infine, per concorrere fattivamente al progetto dell’Eurosistema sull’euro digitale, un mezzo di pagamento innovativo, sicuro, accessibile gratuitamente a tutti i cittadini” alla Banca d’Italia “si sta adottando una soluzione organizzativa che, mediante il concorso di tutte le competenze necessarie, potrà contribuire a svolgere le attività richieste in modo agile e flessibile”, ha concluso Panetta.