Società di capitali: fatturato giù nel 2024, segno meno anche nel 2025

Le previsioni dei commercialisti contenute nell' Osservatorio della Fondazione nazionale della categoria che tengono conto degli effetti dell'inflazione. Soffrono soprattutto le piccole aziende

Pubblicato: 29 Gennaio 2025 17:00

QuiFinanza

Redazione

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I Bilanci delle società di capitali italiane continuano a far registrare un andamento negativo del fatturato che risente del rallentamento congiunturale in atto. Dopo la crescita a doppia cifra del biennio post-Covid (2021-2022), nel 2023 il fatturato delle società di capitali italiane è diminuito, facendo registrare un calo in termini reali del 4,9% (3,9% in termini nominali). La tendenza congiunturale per il 2024 indica un ulteriore calo del fatturato, anche se più contenuto, pari al -1,5% in termini nominali che si traduce in -2,9% in termini reali, ossia tenendo conto dell’inflazione.

Nel 2024 fatturato giù del 2,9%

Le previsioni per il 2025 sono di una ripresa pari a +1,8% in termini nominali che si tradurrebbe in una decrescita in termini reali del – 0,2%. E’ la stima dell’Osservatorio sulle società di capitali realizzato dalla Fondazione nazionale dei commercialisti, contenente le stime di fatturato per il 2024-2025 e i dati relativi ai Bilanci del 2023.

Tale tendenza indica che le potenziali aree di crisi tendono ad allargarsi e interessano soprattutto le piccole aziende, quelle cioè che soffrono maggiormente l’accesso al credito bancario e che sono praticamente escluse dal mercato dei capitali. Una tendenza, questa, alla cui base ci sono alcuni indicatori particolarmente sensibili.

Nel 2025 giù dello 0,2%

Secondo i commercialisti, l’incidenza degli oneri finanziari sul fatturato comincia a salire in maniera pericolosa per alcuni segmenti imprenditoriali, mentre il peso dei debiti tributari e previdenziali, che nel complesso resta stabile, sale in maniera improvvisa tra le piccole imprese, in particolare quelle con un fatturato tra 1 e 5 milioni di euro che contano circa 160 mila società, 1,5 milioni di dipendenti e 350 milioni di fatturato.

Bilanci 2023

Dall’analisi dei bilanci 2023, si nota come il calo del fatturato interessi esclusivamente le microimprese (-4,1%) e le grandi imprese (-9,2%), mentre le Pmi hanno visto crescere il fatturato. Inoltre, il calo ha interessato esclusivamente il Centronord, mentre nel Sud si è verificato un aumento del fatturato (+9,2%). In particolare, nel Centro il calo è stato piuttosto marcato (-13,8%). Inoltre, il calo del fatturato è concentrato nell’industria (-3,4%) e negli “Altri servizi” (-19,4%), mentre Costruzioni (+21,6%) e Alloggio e ristorazione (+17,4%) hanno visto il fatturato continuare a crescere a doppia cifra.

I dipendenti sono aumentati in media del 2,1%, mentre l’unico segmento a far registrare un calo è stato quello delle microimprese (-9,1%). La quota di società che chiude il bilancio in utile sale leggermente portandosi a 76%. Anche il grado di patrimonializzazione mostra un leggero incremento dal 40,1% al 41,7%. Il Roe passa dall’11.7 al 12,8%, mentre il grado di indebitamento è invariato al 52,6% (debiti in rapporto al totale dell’attivo). Nel complesso, l’incidenza degli oneri finanziari sul Mol sale dal 16,8 al 18,3%, mentre i debiti tributari e previdenziali, che in media risultano pari al 2,4%, salgono al 7% per le piccole imprese (società con fatturato tra 1 e 5 milioni di euro) con un incremento in un solo anno di 0,6 punti percentuali.

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