Mercati negativi, rally solitario per Parigi con il nuovo governo Lecornu

Si chiude una settimana debole per le principali borse europee, tra rinnovate tensioni commerciali USA-Cina e aspettative tagli ai tassi Fed

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QuiFinanza

Redazione

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Settimana negativa per le principali borse europee, dove solo la Piazza di Parigi porta a casa un guadagno sulla scia del nuovo governo Lecornu che, riconfermato venerdì dopo essersi dimesso all’inizio della scorsa settimana, ha promesso di sospendere una controversa riforma delle pensioni fino a dopo le elezioni del 2027. In generale, sui listini di Eurolandia hanno pesato le rinnovate tensioni commerciali tra USA e Cina. Nel frattempo, il prolungamento dello shutdown negli Stati Uniti ha annullato la diffusione di alcuni dati macroeconomici, mentre nel Vecchio continente le statistiche pubblicate hanno segnalato gli effetti dei dazi e delle altre restrizioni al commercio internazionale. Sul fronte di politica monetaria, aumenta il posizionamento a favore del taglio dei tassi di interesse negli USA, da parte della Federal Reserve. Aspettative rafforzate dalla diffusione del Beige Book che ha confermato segnali di indebolimento dell’economia a stelle e strisce. Sempre in Europa, i dati deboli sull’occupazione nel Regno Unito, hanno fatto intravedere un rallentamento della crescita salariale, alimentando le attese di una riduzione al costo del denaro da parte della BoE, il prossimo anno.

 

Regno Unito, espansione minima e segnali misti dal mercato del lavoro

Gli ultimi dati sul PIL del Regno Unito, relativi al mese di agosto, evidenziano una crescita dello 0,1%, che conferma la fragilità della ripresa economica britannica. Sebbene il dato complessivo escluda una contrazione, spiega Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, il ritmo di espansione resta appena percettibile e riflette la persistente debolezza dei consumi e degli investimenti aziendali. Indagini recenti mostrano come le famiglie rimangano prudenti, penalizzate da costi di finanziamento ancora elevati e dalla scarsa fiducia, mentre le imprese continuano a confrontarsi con condizioni di credito restrittive e con un’elevata incertezza in materia di politiche economiche. Anche il mercato del lavoro mostra segnali di rallentamento: il tasso di disoccupazione è salito al 4,8%, sebbene l’Ufficio Nazionale di Statistica abbia rilevato un certo stabilizzarsi delle buste paga e delle offerte di lavoro. Questo, sottolinea l’esperto, potrebbe indicare un mercato del lavoro in via di assestamento graduale, non accelerata, fornendo un segnale di rassicurazione moderato ma comunque significativo. Nel complesso, però, il quadro che emerge è quello di una stagnazione economica, più che di una ripresa sostenuta.

 

Oro e argento da record: il mercato cerca rifugio

Non si arresta la corsa dei metalli preziosi visti come porti sicuri per gli investitori in cerca di protezione per i loro investimenti, in un clima generale di tensioni. L’oro ha aggiornato in settimana nuovi record e superato la soglia dei 4.100 dollari, A spingere in avanti le quotazioni del metallo giallo contribuiscono le scommesse sul taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti da parte della Federal Reserve statunitense, mentre le riacutizzazioni delle difficoltà commerciali tra Stati Uniti e Cina spingono gli operatori verso i beni rifugio. Corre anche l’argento che ha aggiornato i massimi storici viaggiando oltre 53 dollari l’oncia, Bank of America e Société Générale prevedono ora che l’oro raggiungerà i 5.000 dollari, entro il 2026, mentre Standard Chartered ha alzato le sue previsioni di prezzo per il prossimo anno a 4.488 dollari.

 

La performance settimanale delle borse

La migliore performance della settimana viene registrata dalla piazza di Parigi in rialzo dell’1,65% con il primo ministro Sebastien Lecornu che ha superato due mozioni di sfiducia, dopo che il premier ha annunciato l’intenzione di sospendere la controversa legge sulle pensioni per ottenere il sostegno dell’Assemblea nazionale. Ribassi consistenti si registrano, invece, tra le altre borse europee: Francoforte che è la peggiore piazza segna un calo di oltre 3 punti percentuali. Milano cede il 2,4%, Londra perde l’1,6%. Il finale si prefigura in calo anche per la borsa di Wall Street.

 

I migliori e peggiori a Piazza Affari

A Piazza Affari, la peggiore performance viene registrata da Fincantieri in discesa del 18%. Giù anche Leonardo in calo del 13,3%. Best performer, invece, è TIM che guadagna il 4,4%, promossa dagli analisti e sostenuta dalle attese di nuove operazioni di consolidamento nel settore delle telecomunicazioni europeo. Bene, inoltre, Campari con un +4,05%. Tengono le utilities che salgono per la loro natura difensiva, poiché la domanda di questi servizi rimane relativamente stabile anche in tempi di incertezza economica: Italgas sale del 3,9%, Enel del 3%, A2A del 2,4%. Rialzi di oltre il 2% anche per Snam e Terna.

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