Oltre i Green Bond: un futuro sostenibile per il credito?

Le evidenze emerse dall'analisi di Candriam secondo cui le nuove regole europee aumenteranno la necessità di un’analisi fondamentale approfondita del credito e di un’attenta valutazione dei rischi

Pubblicato: 8 Settembre 2024 08:55

QuiFinanza

Redazione

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Le nuove norme europee sulla trasparenza, nel loro insieme, rappresentano un punto di svolta per le obbligazioni investment grade in euro (CSRD, SFDR e un’etichetta di green bond dell’UE). Queste norme potrebbero aumentare l’interesse per la sostenibilità, ma aumenteranno anche la necessità di un’analisi fondamentale approfondita del credito, di un’attenta valutazione dei rischi e di una gestione attiva delle strategie delle obbligazioni IG. È quanto emerge dall’analisi di Candriam, “Beyond the Green Bond: A Sustainable Future for IG Credit?” a cura di Dany da Fonseca, Vincent Compiègne e Patrick Zeenni.

I “greenium” valgono solo pochi punti base

Il “greenium”, o il premio concesso a un’obbligazione verde, è modesto. Il motivo – secondo gli analisti di Candriam – è in parte dovuto al fatto che le maggiori informazioni fornite dalle società che emettono green bond offrono agli investitori la possibilità di valutare meglio la sostenibilità complessiva di questi emittenti. Ciò è particolarmente vero per le nuove obbligazioni “sostenibili”, in cui l’emittente paga una cedola inferiore per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità aziendale pre-dichiarati. Chiaramente, tutti gli obbligazionisti (e tutte le parti interessate) beneficiano di obiettivi ben definiti e chiaramente riportati.

Performance sostenibili

“Con il greenium così ristretto, – evidenziano gli analisti – non vediamo alcun motivo per cui un universo sostenibile debba sottoperformare un benchmark obbligazionario più ampio. Siamo convinti che sia la performance finanziaria che quella di sostenibilità saranno presto uguali nei portafogli Euro IG”.

L’obbligatorietà del Green Asset Ratio (GAR)

Il Green Asset Ratio (GAR) è un esempio di come i green bond stanno rafforzando la  sostenibilità e spingendo in avanti i mercati obbligazionari. Il GAR è un nuovo obbligo informativo europeo per le banche nell’ambito della Non-financial Reporting Directive. Quantifica la percentuale di risorse destinate all’ambiente fornendo una metrica misurabile per la valutazione e migliorare l’impatto ambientale delle banche. Nel settore bancario il GAR può servire da benchmark indicando una maggiore enfasi sulla sostenibilità. Se accompagnati da altre informazioni chiave come l’esposizione ad aziende ad alta intensità di carbonio, gli elevati valori GAR suggeriscono un forte impegno verso la sostenibilità nell’asset allocation. È opportuno tenere traccia dei cambiamenti nel GAR nel tempo per monitorare i progressi delle banche verso i loro obiettivi di sostenibilità. In generale, la diffusione della misurazione delle performance di sostenibilità è vantaggiosa perché offre una terminologia comune che rende le informazioni fruibili, trasparenti e comparabili e riduce il rischio di greenwashing, in quanto si focalizza su una misurazione degli impatti tecnica e standardizzata.

Sustainability Linked Bond: un nuovo trend?

I green bond e i social bond canalizzano gli investimenti in specifici progetti ambientali o sociali sostenibili, ma non costituiscono un impegno a livello di emittente. Questa portata limitata ha portato al nuovo concetto di Sustainability Linked Bond (SLB), per il quale l’emittente si impegna a rispettare i criteri ESG per l’azienda nel suo complesso piuttosto che per solo un progetto individuale finanziato dal bond. In alcuni settori, i progetti di capitale non sono così rilevanti, e un SLB è l’unica obbligazione ESG che un emittente può emettere. L’emittente sceglie uno o più KPI ESG rilevanti, un tempo (orizzonte) e un obiettivo per questo KPI, chiamato anche  Obiettivo di prestazione di sostenibilità (SPT). Se l’emittente non riesce a raggiungere l’obiettivo al punto di riferimento specificato, l’emittente compensa l’investitore, solitamente attraverso a step-up della cedola fino alla scadenza del bond.

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