FED: scommessa su taglio spinge i mercati

Il commento di Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm. Mentre aumentano le probabilità di un Trump bis

Pubblicato: 17 Luglio 2024 19:55

QuiFinanza

Redazione

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Mercati alla finestra in scia alla possibilità di un taglio dei tassi da parte della Fed già a settembre, complice il buon dato sull’inflazione.

FED: scommessa su taglio spinge i mercati

“La fiducia crescente in un taglio dei tassi da parte della Fed ha spinto al rialzo tutti e tre i principali indici statunitensi alla chiusura dei mercati di martedì. Questo ottimismo ha momentaneamente sollevato le azioni asiatiche mercoledì, prima che i profitti venissero ridimensionati”, spiega Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm sottolineando che “l’indice MSCI AC Asia Pacific è stato penalizzato dal Nikkei giapponese in seguito agli avvertimenti degli Stati Uniti agli alleati di assumere una posizione più dura nei confronti della Cina: l’amministrazione Biden ha infatti segnalato che imporrà severe restrizioni commerciali se aziende come Tokyo Electron Ltd. e ASML Holding NV continueranno a fornire a Pechino tecnologia avanzata per semiconduttori”.

Incognita elezioni

Negli Stati Uniti “è emersa una rinnovata propensione al rischio, in quanto gli investitori scommettono sul taglio dei tassi da parte della Fed a partire da settembre. Martedì l’S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,64%, il Dow Jones Industrial Average è salito dell’1,85% e l’indice delle piccole capitalizzazioni Russell 2000 è aumentato del 3,5%; l’indice Russell ha guadagnato oltre il 10% dopo i dati incoraggianti sull’inflazione della scorsa settimana”.

Sarà Trump bis?

Il Trump 2.0 – segnala ancora Flax – “inizia ad avere un peso maggiore sui mercati, mentre gli investitori restano preoccupati per le tariffe commerciali e le incertezze geopolitiche, il cui impatto è reale e tangibile. I titoli dei semiconduttori di Taiwan sono scesi oggi dopo che il candidato repubblicano ha messo in discussione gli impegni degli Stati Uniti nei confronti dell’isola in un’intervista pubblicata martedì”.

“L’evoluzione della politica estera degli Stati Uniti sotto un’eventuale seconda presidenza Trump avrà ripercussioni a livello globale, con effetti a tutto tondo, dai mercati energetici all’inflazione. Le società di Wall Street, tra cui Goldman Sachs, Morgan Stanley e Barclays, avvertono i clienti di prepararsi a un aumento dell’inflazione, dato che aumentano le possibilità che Trump riconquisti la Casa Bianca e attui politiche commerciali protezionistiche”, conclude l’esperto

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